Là dove cadono i frati
L’italiano Come in cielo così in terra di Francesco Erba, presentato alla ventesima edizione del Trieste Science + Fiction Festival, è un thriller dalle tinte fantasy, realizzato con un mix di live action e animazione.
La storia si incentra su una antica abbazia in cima ad un monte, tra frati, rapimenti, abusi ed omicidi di neonati; il lato oscuro della religione e degli uomini di chiesa. In un continuo barcamenarsi tra passato remoto, passato prossimo e presente, il film risulta a tratti farraginoso, pur tuttavia l’originalità della trama ed il sapiente mix di stili lo rendono piacevole ed interessante.
Un regista, su richiesta dell’ispettore Leonardo, incaricato al tempo delle indagini, decide di raccontare la storia nascosta dietro la sparizione di due ragazzi ma per mettere insieme i pezzi occorreranno anni ed il rischio costante di essere ucciso. A poco a poco, emergerà dal passato una torbida storia di esperimenti alchemici all’interno dell’abbazia, Il cui racconto è descritto in un manoscritto del 1275 trovato all’interno di uno scheletro. Ed ecco che il regista mette in campo i pupazzi animati, che ci porteranno nel medioevo per raccontare una oscura storia che a tratti rimanda alla memoria l’abbazia ed il novizio Adso da Melk de Il nome della rosa di Umberto Eco, ma si tinge qui di tinte ben più fosche ed oscure, mescolandosi con il Frankenstein di Mary Shelley. Una ragazza dai lunghi capelli rossi viene rapita, imprigionata ed abusata dai frati, costretta ad avere figli che le vengono portati subito via per essere adoperati in neri esperimenti dall’alchimista dell’abbazia; un giovane frate ne ha pietà, ma non troppa; nel frattempo una parete di piccoli teschi si forma anno dopo anno. Arrivati al passato più prossimo, i due ragazzi scomparsi, i fidanzatini Cristoforo e Jessica, scopriamo essere stati rapiti proprio all’interno delle rovine delle segrete della vecchia abbazia, mentre una sconosciuta appare dal nulla. Trovare il bandolo della matassa per Leonardo risulterà semplice solo con la traduzione del vecchio manoscritto, ma la verità verrà alla luce?
Michela Aloisi