Come fossimo lì
Da qualche anno a questa parte Cineclandestino, oltre ad essere una presenza costante in platea, è entrata a fare parte della famiglia allargata del Trieste Science + Fiction Festival nelle vesti di media partner. Una collaborazione, questa, che ha ulteriormente alimentato e suggellato la vicinanza tra la kermesse giuliana e la nostra testata. Viene da sé che non potevamo mancare all’appello nell’edizione numero 20 (dal 29 ottobre al 3 novembre) della storica manifestazione dedicata al caleidoscopico mondo della fantascienza e del fantastico, a maggior ragione in un momento così complicato come quello che stiamo vivendo. Un segno tangibile e dovuto, il nostro, che vuole restituire agli organizzatori tutta la stima, l’affetto e la passione viscerale che proviamo nei confronti del festival. Un festival che, a malincuore, a causa delle note cronache pandemiche e per le misure di sicurezza volute dal DPCM firmato in data 25 ottobre , non potremo raccontarvi dal vivo. Ciò non ci impedirà però di essere lì, almeno virtualmente, per seguire con recensioni e approfondimenti il ricco programma di questa edizione inedita e speciale nella formula. Il tutto grazie al palinsesto online che permetterà al pubblico e agli addetti ai lavori di fruire ugualmente dei contenuti, ma comodamente dal divano di casa. Quest’anno infatti l’evento avrà luogo esclusivamente, e per la prima volta, nella Sala Web di MYmovies. Un formato sperimentale che raccoglie una selezione di film, corti e documentari distribuita in rete con lo scopo di allargare gli orizzonti del palinsesto, permettendo la fruizione anche a distanza. Una soluzione momentanea, nella speranza di potere tornare in quel di Trieste a gridare tutti insieme a squarcia gola prima di ogni proiezione “raggi fotonici!”.
Nel frattempo gustiamoci una line-up che, nonostante le restrizioni, si presenta comunque ricca e variegata, con gli organizzatori che hanno voluto sollecitare un autentico binge-watching online agli appassionati di fantascienza con proposte inedite provenienti da Australia, Gran Bretagna, Irlanda, Russia, Italia, Argentina, Francia, Norvegia, Ungheria, Austria, Lussemburgo, Belgio, Lituania, Spagna e naturalmente USA. Tra i film che saranno disponibili in esclusiva per l’online vedremo Relic di Natalie Erika James, uno degli horror più acclamati dell’anno, che rinnova con originalità il filone delle case infestate, dalla terra di Babadook e Picnic a Hanging Rock; Immortal di Fernando Spiner, film fantascientifico argentino che vi catapulterà in un’altra dimensione; Alone di Johnny Martin, in cui lo scoppio di una terribile pandemia getta il mondo nel caos e ostaggio degli infetti; Dune Drifter di Marc Price, un film sci-fi a bassissimo budget che diventerà ben presto un autentico cult e dichiarato omaggio all’universo di Star Trek e alle escursioni nella fantascienza di Roger Corman; Benny Loves You di Karl Holt, ispirato ai classici dell’horror comedy e con protagonista un pupazzo assassino in preda alla follia omicida, e il film sci-fi eco-futurista 2067 di Seth Larney, distribuito da Koch Media e con Kodi Smit-McPhee che interpreta un giovane astronauta del tempo, mandato nel futuro per impedire una catastrofe ambientale.
E non è tutto perché tra i titoli più attesi ci sono anche Skylin3s di Liam O’Donnell, terzo capitolo della fortunata saga sci-fi e film di apertura del festival, Jumbo di Zoé Wittock, opera dolce e surreale con Noémi Merlant (già protagonista dell’acclamato Ritratto della giovane in fiamme) e miglior film “Generation 14Plus” alla Berlinale 2020, l’adrenalinico The Blackout di Egor Baranov, film russo distribuito da Minerva Pictures, un’esplosione di fantascienza pura, dove l’ultimo avamposto dell’umanità è chiamato a resistere per la salvezza del nostro pianeta, Lapsis di Noah Hutton, una brillante satira politica sulla gig economy ambientata in un futuro prossimo, Mortal di André Øvredal, storia di supereroi che non rispetta le regole convenzionali del genere e porta la sfida europea alle produzioni Marvel e DC, Post Mortem di Péter Bergendy, una storia di fantasmi ambientata nell’Ungheria devastata dalla prima guerra mondiale, Yummy di Lars Damoiseaux, uno splatter divertente e pazzoide ispirato dalla saga de La casa di Sam Raimi e alle commedie horror di Peter Jackson, e l’avvincente Coma di Nikita Argunov (distribuito in Italia da Blue Swan Entertainment), sci-fi russo lisergico e visionario tra mondi paralleli dove le leggi della fisica svaniscono.
Spazio anche al cinema documentario a tema (fanta)scientifico. In esclusiva per il web sarà il documentario Coded Bias di Shalini Kantayya, in cui alcune scienziate del MIT indagano sui Bias e lottano per i diritti civili in un mondo dove l’Intelligenza Artificiale è ormai onnipresente. In programma e sempre in esclusiva per il web anche Tune Into the Future di Eric Schockmel, appassionante documentario su Hugo Gernsback, il nerd più influente di cui potreste non aver mai sentito parlare. Per chiudere in bellezza con le selezioni competitive e non dedicate alle produzioni brevi, gli omaggi (Il gabinetto del dottor Caligari di Robert Wiene, proiettato in occasione del suo centenario) e la serialità. Dalla Corea, in esclusiva assoluta nella sala web di MYmovies per il pubblico del Trieste Science+Fiction Festival, arriva la serie SF8, già definita la risposta asiatica a Black Mirror, con otto episodi girati dai migliori registi di genere coreani, tra cui Jang Cheol-soo (Bedeviled) e Min Kyu-dong (Memento Mori), qui alle prese con i temi dell’intelligenza artificiale, della realtà aumentata, della realtà virtuale e del mondo dei robot. Un’imperdibile serie antologica che tratta i principali temi legati alla fantascienza e allo sviluppo tecnologico, dal gaming all’intelligenza artificiale, dalla robotica ai super poteri.
Francesco Del Grosso
Riepilogo recensioni per sezione della 20sima edizione del Trieste Science + Fiction Festival
Neon – Competition
Skylin3s di Liam O’Donnell
Relic di Natalie Erika James
Immortal di Fernando Spiner
Alone di Johnny Martin
Boys From County Hell di Chris Baugh
Jumbo di Zoé Wittock
Lapsis di Noah Hutton
Dune Drifter di Marc Price
2067 di Seth Larney
Meander di Mathieu Turi
Benny Loves You di Karl Holt
Mortal di André Øvredal
Yummy di Lars Damoiseaux
Sputnik di Egor Abramenko
The Blackout di Egor Baranov
The Trouble with Being Born di Sandra Wollner
Post Mortem di Peter Bergendy
Peninsula di Sang-ho Yeon
Coma di Nikita Argunov
Mondofuturo
Coded Bias di Shalini Kantayya
Tune Into the Future di Eric Schockmel
Spazio Italia
Come in cielo, così in terra di Francesco Erba
European Fantastic Shorts – Méliès d’argent competition
Crawler di Ivan Radovic
Néo Kósmo di Adelmo Togliani
The Recycling Man di Carlo Ballauri