Un requiem per John Wick, in salsa hip hop
In un festival come l’Hip Hop CineFest il videoclip stesso è da sempre forma espressiva di primaria importanza. Nell’agguerrita selezione di quest’anno a trionfare nella sezione Music Video è stato Cineman, videoclip realizzato dal film-maker francese Gaspard Patoureau per i connazionali FVP (family pour la vida): collettivo hip hop sul cui conto abbiamo trovato pochissimo, in rete, ma che pare trasferire in testi bellicosi e di notevole durezza uno spirito da banlieu parigina, stando ai brani dell’album “CC AV JC” in evidenza su loro canale Youtube.
Cineman è per così dire il “singolone” di tale album e l’unico assieme a SALE FAF ad essere accompagnato da un video. La scelta di premiare proprio Cineman, d’altro canto, pare corrispondere alla volontà di porrei in rilevo sia un rap d’impronta decisamente “barricadera” sia il taglio cinefilo, magari un po’ beffardo, che caratterizza tutto il corto.
Un lavoro del genere si presenta perciò come il punto d’incontro tra un hip hop impegnato sul fronte anticapitalista e la creatività del cineasta transalpino Gaspard Patoureau, specialista di un’animazione a passo uno dal timbro inequivocabilmente grottesco, dark, con punte splatter piuttosto marcate.
L’intro del video, realizzato a tecnica mista, è già in questo dichiarazione di poetica: sulla parete di un cinema a luci rosse scorrono immagini reali di un film porno, simultaneamente in sala alcuni personaggi realizzati con la plastilina, tra cui un simil-cowboy dall’appeal lynchano, sono impegnati in un’orgia selvaggia. Nel mentre, da uno spazio siderale cala prima sulla città e poi sul cinema un teenager dall’aria innocente (realizzato tramite differenti tecniche d’animazione) ma armato di falce, che userà all’istante lanciandola verso lo schermo, così da creare uno scenario post-apocalittico. Da lì assistiamo alla fuga del simil-cowboy assieme a nuovi compagni d’avventura, in un incubo metropolitano ricco di citazioni cinefile e di sferzante ironia.
Interessante, per inciso, annotare come si siano incontrate la sensibilità dell’animatore francese e quella della band: nel testo di Cineman, le cui coloriture acide investono anche l’immaginario cinematografico, si cita ad esempio John Wick, ed ecco quindi comparire in scena un pupazzo di plastilina con le fattezze di Keanu Reeves; destinato peraltro a far subito una brutta fine, con l’amato cane, in sintonia con l’irriverenza alla South Park che anima un po’ tutto il video.
Stefano Coccia