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“Cercando Valentina”, il documentario

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Alla ricerca di un tempo magico e (forse) perduto

Periodicamente arrivano in redazione notizie di progetti cinematografici che nascono da iniziative più o meno personali. Perciò prive di un consistente budget alle spalle. Per quanto ci è possibile cerchiamo di portarle alla luce, magari attraverso recensioni (a lavori ultimati) oppure dando voce ai rispettivi autori. Nel caso del documentario Cercando Valentina – Il mondo di Guido Crepax ci è parso assolutamente doveroso scrivere e pubblicare queste righe per l’importanza culturale insita nel progetto. Perché la mitica Valentina, nata dalla penna di un autentico artista come Guido Crepax (1933-2003), ha segnato indelebilmente generazioni di amanti del fumetto.
Nella metà degli anni sessanta, la creazione di Valentina ha schiuso le porte di un composito universo. Un mondo fatto di erotismo, onirismo, avventura. Sublimato dalla classe infinita di un disegno senza uguali. Un vero e proprio veicolo di fantasticazione, se ci passate il neologismo, che investito differenti generazioni, unendo padri e figli. Del quale purtroppo svariati fattori, in primis tempo che scorre e lo strapotere delle nuove tecnologie, stanno impallidendo la memoria. Ecco allora arrivare al punto: vorremmo che Cercando Valentina – per il quale è stata appena lanciata una campagna di crowfunding sulla piattaforma Ulele al fine di trovare sostegno per i sofisticati effetti speciali – non fosse solamente un lavoro dedicato alla sacrosanta riscoperta di Guido Crepax e del suo personaggio più celebre; ma anche, ad un secondo livello di lettura, un invito nemmeno troppo subliminale a comprendere perché quel periodo di enorme fermento culturale ha partorito una quantità così consistente di “magie”. E se possibile, impresa irta di difficoltà, cercare di recuperarne lo spirito in una contemporaneità in cui l’anonimo grigiore dello scontato la fa da padrone.
Il nome del regista dietro la macchina da presa, in tal senso, è una garanzia. Giancarlo Soldi – dai tempi di Nero (1992), tratto dal romanzo omonimo di Tiziano Sclavi; e ancor di più con i documentari Come Tex nessuno mai (2012) e Nessuno siamo perfetti (2015), incentrato proprio sulla figura del padre putativo di Dylan Dog Tiziano Sclavi – si è dimostrato un appassionato conoscitore della materia ben al di sopra di qualsiasi sospetto. Perciò, attraverso varie testimonianza come quelle della famiglia Crepax o di illustri colleghi e amici come Milo Manara, Tinto Brass e giornalisti del calibro di Natalia Aspesi, siamo curiosi di toccare con mano il cammino intrapreso da Soldi e la sua troupe per un documentario che si annuncia come uno dei più attesi del prossimo futuro.
Diamo quindi ai nostri lettori i riferimento per il crowfunding (https://it.ulule.com/cercando-valentina/) e lasciamo la parola, nello spazio-video in calce a quest’articolo, allo stesso regista, il quale ci spiega obiettivi e finalità del suo film.
Per il resto, buona riscoperta di Valentina (e del suo creatore) – in ogni senso possibile e immaginabile – a tutti.

La Redazione

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