La saggezza dell’asinello
Hop hop hop somarello,
Trotta trotta, il mondo è bello.
Hop hop hop somarello,
Trotta trotta, tu porti l’agnello.
Paolo Barabani, “Hop hop somarello”
Non poteva esserci debutto migliore, l’11 dicembre al Nuovo Cinema Aquila, per questo nuovo festival dedicato al rapporto tra la settima arte e le tematiche ambientali: Antropocine Film Fest. A fare gli onori di casa un vero esperto della materia, Marino Midena. E il primo film che ci ha voluto proporre, da lui lungamente inseguito e poi inserito nel programma del festival, ha saputo toccare le corde del cuore suggerendo al contempo sapidi spunti di riflessione. Trattasi di Asini in Testa – Viaggio nell’Italia dalle Lunghe Orecchie (2023) noto anche col titolo internazionale Donkeys first. Ad introdurlo in sala, assieme a Midena stesso, la regista del documentario Eleonora Marino e il protagonista “bipede”, Daniele, un ex pubblicitario che anni fa decise di lasciare quella professione senz’altro più remunerativa per avviare un’attività che gli permettesse di trascorrere molto più tempo con gli asini, animali nei cui confronti era nata nel frattempo una grande passione. Il pubblico ci mette davvero poco, dalla sua prima apparizione sullo schermo, ad empatizzare per questa sua scelta.
“Asinaro” per vocazione, il nostro Daniele, ma anche “pareggiatore” con una certa esperienza, ovvero specialista del sistemare gli zoccoli con metodi più naturali e meno invadenti, oppressivi, nei confronti di tali animali, rispetto al lavoro di ferratura fatto invece dei maniscalchi. Cineasta dotata a sua volta di apprezzabile sensibilità per le immagini e per i contatti umani, Eleonora Marino lo ha seguito attraverso il suo tour stagionale attraverso l’Italia, che lo porta a prendersi cura degli amati asinelli in molteplici allevamenti e fattorie. “Slow Life”. Uno stile di vita differente, che darà magari meno soddisfazioni sul piano economico, ma che nella riscoperta della manualità e di un contatto autentico con la Natura si rivela tesoro prezioso. E chi può ancora comprendere i sacrifici e lo spirito di queste persone inevitabilmente si commuove un po’.
Ma soprattutto Asini in Testa – Viaggio nell’Italia dalle Lunghe Orecchie è testimonianza audiovisiva che rende finalmente giustizia a questi magnifici animali, spesso associati dalla “cultura popolare” a un’eccessiva remissività, tale da sconfinare nell’ottusità, quando in realtà il loro carattere oltre a essere così accogliente verso gli umani dimostra di continuo un’accorta valutazione dei pericoli, scelte intelligenti e notevole resistenza; quest’ultima dote, anzi, ha fatto sì che nei secoli gli uomini se ne approfittassero sul lavoro in maniera finanche brutale, mentre oggi per fortuna l’atteggiamento di molti nei confronti dei somarelli, visti pure come animali da compagnia, come soggetti ideali per la cosiddetta “pet therapy”, e talvolta liberati da mansioni particolarmente usuranti così da essere condotti in particolari rifugi ove trascorrere una meritata “pensione”, stia radicalmente mutando.
Davvero un Eroe, l’Asino, che talora il cinema ha saputo celebrare anche nelle opere di finzione: vedi Au hasard Balthazar di Robert Bresson o il più recente EO di Jerzy Skolimowski.
Stefano Coccia