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Archipel

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VOTO: 6.5

Io esisto nei dettagli

Il fiume San Lorenzo è un grande fiume del nord America. Per un lungo tratto segna il confine tra Stati Uniti e Canada. In seguito si inoltra in territorio canadese fino a sfociare nell’oceano Atlantico.
In questa parte del suo percorso attraversa quella che è conosciuta come “la valle del San Lorenzo”, una grande pianura che costituisce il cuore della regione del Canada francofono conosciuta come Québec. Questa parte del suo percorso è diventata oggetto del lungometraggio animato Archipel del cineasta canadese Félix Dufour-Laperrière, presentato nel corso dell’ultima edizione delle Giornate del Cinema Quebecchese. in Italia
Si tratta di un’opera singolare e quasi metafisica, che in alcune sue parti arriva a richiamare il surrealismo e il lavoro di René Magritte. Fatto non nuovo all’interno della produzione dell’autore canadese, il quale sempre è apparso teso nelle sue opere verso la sperimentazione formale delle arti visive. Attraverso l’animazione a disegno libero, in un’atmosfera a metà tra il documentario storico e la video-arte, l’autore dà forma umana al fiume ed alle sue isole, arrivando a costruire una nuova definizione di “ecosistema”. Di questa parte tecnica l’elemento di maggiore interesse è proprio il modo nel quale viene visualizzata la personificazione del fiume: una figura femminile all’interno della quale scorrono vedute del fiume circondata de schermo nero. È un’immagine che parla al di là dei dialoghi. Il fiume si eleva dalla dimensione di semplice elemento naturale per diventare un’entità razionale e complessa. In un’opera che fin dalle prime scene si dichiara formalmente come una fantasmagoria, Dufour-Laperrière mette in piedi un dialogo emotivo e spirituale, tra quella che sembra essere la sua coscienza e la coscienza del grande fiume.
Un dialogo nel quale tutto scorre, con un ritmo a dire il vero piuttosto monocorde, e si mescola fino a sfociare nell’indefinito dell’universo; così come il grande fiume scorre, mescola le sue acque a quelle dei suoi affluenti ed alla fine sfocia e si dissolve nel grande oceano.
Siamo certamente di fronte ad un’opera dello spirito, nella quale si avverte con forza sempre maggiore man mano che la pellicola procede l’afflato di un èpos della fondazione. L’autore ci pare intenzionato a parlarci della sua terra natìa, il Québec, attraverso la narrazione del grande fiume che lo attraversa. La storia del fiume San Lorenzo e delle sue isole è la storia del Québec, dei suoi abitanti, delle sue città, un arcipelago di acqua e terra, un arcipelago francese nel mezzo di un mare anglofono. In questo tradisce quello che è un bisogno di tutti i popoli, definire un proprio folklore intorno al quale costruire la propria identità comune di popolo. Non sembra essere un caso dunque che si appoggi all’opera della poetessa Innu Joséphine Bacon, la quale con la raccolta “Bâtons à message” faceva lo stesso con l’identità del suo popolo. Possiamo quindi intendere Archipel come il tentativo di costruire un grande poema epico del Québec da tramandare alle generazioni successive per cementare l’identità del popolo che vive lungo le rive del grande fiume San Lorenzo.

Luca Bovio

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