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Treasure Haunt

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VOTO: 7

Distanze

Proprio oggi 26 settembre, al Caffè Letterario di Roma (Via Ostiense 95), è in programma una slot importante del Concorso Animazione & Videoclip di Indiecinema Film Festival. Saranno proiettati ben sette lavori. E grazie alla direzione artistica dell’autarchica kermesse cinematografica abbiamo avuto il piacere di vederli in anteprima. Tanti approcci differenti, tra i corti d’animazione selezionati per questa terza edizione del festival, ed è forse proprio quello diretto da Carlos Lerma, autore messicano emigrato negli Stati Uniti per fare cinema, ad aver generato in noi maggiori emozioni.

Del resto Treasure Haunt parla proprio di distanze; ossia di vuoti da colmare, di mancanze da compensare ed eventualmente recuperare, almeno nelle profondità del cuore. E lo fa attraverso un’animazione dai tratti quasi adolescenziali, ma estremamente matura in quanto a temi e a contenuti.
La sinossi ci era stata presentata così: “Quanto lontano andresti per un abbraccio? — Un giovane usa una pozione magica per trasformarsi in un fantasma, ed ora, con le sue nuove abilità, vola a miglia di distanza fino alla casa di una persona che ama. Desiderando un abbraccio, finisce per possedere un dono. Purtroppo, quando arriva il mattino, deve tornare a casa, lontano dalla persona amata.”
Il tocco decisamente della naïf della trasformazione in fantasmino, l’immaginifico volo fino in Messico (patria dell’autore, quindi chiaro riferimento autobiografico), l’impronta sentimentale conferita a certi certi oggetti e situazioni, l’abbraccio della persona amata di cui pudicamente non viene mostrato neanche il volto, la nuova consapevolezza maturata al risveglio: questi sono i momenti salienti di un brevissimo corto d’animazione, che in pochi minuti sa condensare l’andamento di una notte magica.
I cromatismi accesi dei disegni e le musiche sognanti di Holden Reid Magee fanno il resto, rendendo lo spettatore partecipe di questa incredibile esperienza.

Giancarlo Marmitta

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