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The Green Inferno

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VOTO: 8

Ogni buona azione…

The Green Inferno (2013) è un film scritto e diretto da Eli Roth, distribuito in Italia dalla Midnight Factory per Koch Media.
Se esistesse un fil rouge immaginario a legare tutti i lavori del buon vecchio Eli Roth questo sarebbe senza dubbio la capacità di veicolare in modo mai enigmatico e sempre diretto alcune interessanti prospettive psico-sociali all’interno dei suoi film, rendendole allo stesso tempo fruibili al grande pubblico. Questo è vero per Knock Knock (2015) – l’home invasion che ha portato in scena uno spietato confronto tra generazioni molto diverse tra loro – e lo è a maggior ragione per The Green Inferno, distribuito in Italia dalla Midnight Factory per Koch Media e disponibile oggi in blu-ray e dvd sia nella versione theatrical che in quella totally uncut. Le intenzioni di cui si avvale The Green Inferno, il discusso regista statunitense non ce le manda di certo a dire, e dopo il dittico degli Hostel (2005, 2007) e dell’epidemico Cabin Fever (2002), egli si avvale della forza dirompente dei “cannibal-movie” per addentrarsi nei territori (forse già esplorati) della natura umana e delle sue severe leggi.
Non è di certo un caso se a finire nelle fauci dell’Inferno verde, nella selvaggia Amazzonia peruviana, saranno proprio un gruppo di studenti ed attivisti newyorkesi, che mossi da (probabili) buone intenzioni cercheranno di fermare le ruspe delle multinazionali, a loro volta ben protette dai signori della guerra locali. Bloccati nella foresta vergine a causa di un imprevedibile incidente aereo, ma sempre dotati dei loro telefonini per documentare in diretta streaming lo sfregio del disboscamento, i sei ambientalisti vengono così catturati da una tribù di indigeni e portati al loro villaggio.
La causa ecologista risulta così essere il pretesto, la prima portata di una lunga cena a cui assisteranno gli spettatori/invitati, l’humus ideale da cui partire che si rivelerà funzionale solo ad introdurre un prodotto che muterà presto nella sua sostanza. Ciò che succederà a Justine (Lorenza Izzo, protagonista anche in Knock Knock) ed i suoi compagni nei minuti successivi diviene al contrario il cuore pulsante del film di Roth: la vivisezione del corpo ancora in vita di uno di loro, mangiato durante un rituale mentre ancora cosciente, sposta la macchina da presa verso un livello diverso, in un certo senso più antropologico. Il gruppo dei bianchi viene catapultato così fuori contesto, lontano dalla civiltà che gli è propria, per essere messi a nudo dinanzi agli uomini (donne e bambini) con la pelle tinta di rosso. Non solo, ci sono anche le figure stereotipate della capotribù e del boia, che si distinguono dal resto dei villani e che rappresentano rispettivamente la componente magica ed allo stesso tempo brutale di quella cultura là. Eh sì, perché anche questa volta la contrapposizione funziona e mai suggerisce facili risposte: da una parte gli innocenti, animati da nobili intenzioni; dall’altra una civiltà che aderisce alle norme tradizionali soddisfacendo i propri bisogni fisiologici. Ogni considerazione è rimandata, rispedita al mittente, sepolta sotto i litri di sangue che scorre a fiumi lungo tutta la pellicola.
L’unico bagliore è offerto nel finale, recuperato – come dice lo stesso Roth – dal film Cannibal Ferox (1981) di Umberto Lenzi, dove l’esistenza del cannibalismo veniva negata dalla vittima protagonista, sacrificando in questo modo l’orrore vissuto per poter preservare la primordiale sacralità del villaggio. È stato ripetuto fino alla nausea di come The Green Inferno sia una diretta conseguenza di questo filone antropofago italiano, da Umberto Lenzi a Martino, fino al cinema dell’amico e collaboratore Ruggero Deodato. Il riferimento va ovviamente a Cannibal Holocaust (1980) ed altri lavori minori a cui Roth si è esplicitamente ispirato senza esserne per questo diventato la brutta copia. Il rischio corso è stato senza dubbio grosso, soprattutto con l’opera di Deodato, tanto che voci di corridoio dicono che siano stati necessari dei chiarimenti tra lui ed il cineasta italiano proprio mentre le riprese erano già in corso. In questo senso, però, Eli Roth è stato chiaro: «Io ho voluto realizzare qualcosa che funzionasse per il pubblico americano moderno, che non poteva, per forza di cose, essere così estremo come Cannibal Holocaust, e che avesse una storia diversa».
I social media contemporanei diventano allora lo sfondo su cui lo sfregio in seno alla natura viene consumato, strumenti atti più a pulire la coscienza occidentale nell’aver prima creato e poi condiviso i valori del profitto che nell’avere una qualsiasi utilità pratica. La realtà è distorta dai filtri tecnologici, alcune volte addirittura manipolata, laddove il senso della lotta si esaurisce nella diffusione della causa e della sua rappresentazione. Tutti temi che sono solo suggeriti e restano in superficie, come di consueto nel cinema di Roth, prima di addentrarsi nella giungla più oscura del relativismo culturale e delle sue estreme conseguenze. La lezione sulla infibulazione a cui assiste la Izzo, comodamente seduta in un’aula universitaria, altro non è che l’antipasto di un discorso ripreso solo nel finale, a fine pasto, quando tutti gli altri commensali sono diventati ormai carne da macello per aver disturbato (nel bene o nel male) la quiete altrui.
Il booklet di cui è corredato il bel cofanetto distribuito dalla Midnight Factory contiene tutte queste tracce per contestualizzare e capire il prodotto. Oltre al film, finalmente liberato dai lacci e lacciuoli della censura e completo delle scene più cruente, il blu-ray ci regala anche una interessante sezione extra in cui viene brevemente presentata la location del set, la figura di Justine e gli abitanti del luogo che hanno preso parte alle riprese, oltre che al videoclip “Escape from The Green Inferno” realizzato da Dj Ashba.

Riccardo Scano

The-Green-Inferno-BD-coverThe Green Inferno
Regia: Eli Roth USA, Canada, Cile 2013
Durata: 100′  Cast: Lorenza Izzo, Ariel Levy, Sky Ferreira
Lingue: Italiano dolby digital 5.1, originale dolby digital 5.1
Sottotitoli: Italiano Formato: BD 50 Doppio strato
Extra: Booklet, Escape from Green Inferno, Justine, Amazzonia, Gli abitanti del villaggio, trailer
Distribuzione: Midnight Factory per Koch Media

 

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