Super – secondo lungometraggio scritto e diretto da James Gunn, dopo l’elettrizzante horror ultra-citazionista Slither del 2006 – è un film semplicemente ammirevole. Una sorta di dichiarazione d’amore, la nostra, che si basa su svariati presupposti. In primo luogo perché Super- Attento crimine! – come recita il titolo italiano completo – dimostra in senso chiaro e a proprio modo definitivo come sia possibile realizzare un’opera a basso budget sposando scelte estetiche tipiche da cinema di genere che a qualcuno fa comodo definire di serie B (tanta macchina a mano, primi piani, effetti speciali artigianali volutamente sottolineati, trovate fumettistiche) ma senza nascondere le ambizioni di fondo di una trama in apparenza minimalista che però ambisce alla descrizione di pulsioni umane ben circoscritte. Da tali coordinate parte un percorso che porta il film dell’ottimo Gunn direttamente allo status di cult-movie non programmato a tavolino; e perciò ancora più sorprendente, per molti versi.
Nel raccontare infatti le vicissitudini surreali del personaggio principale – l’uomo di assoluta medietà Frank D’Arbo, destinato a trasformarsi nel (poco) supereroico Crimson Bolt (nella versione italiana Saetta Purpurea) – Gunn non solo mette perfettamente al servizio della storia il suo cinema “da guerriglia” scuola Troma, ma soprattutto non si esime dall’effettuare una lucida disamina antropologica sui concetti interdipendenti di dolore e violenza, fatto questo che lascia a dir poco stupefatti. Appena oltre la cornice superficialmente dimessa di un film che sembra fare del pauperismo formale la propria bandiera, è possibile scorgere l’amarezza frustrante nei confronti di un mondo ormai privo del minimo rispetto delle più elementari regole di convivenza civile, dove il crimine impera sia su piccola che su larga scala e la legge ufficiale può solo esporsi a figure a metà tra il tragico e il comico, come dimostrato dalla assurda fine del detective Felkner interpretato da Gregg Henry. Tuttavia la prova lampante della chiarezza di idee da parte di Gunn nell’ambito del suo secondo progetto cinematografico la si riscontra nel modo in cui affronta il delicato tema della giustizia fai da te, nel caso specifico scaturita anche da una parvenza di integralismo religioso saggiamente posto dallo script in chiave semi-allucinatoria: nemmeno l’ombra di alcuna tendenza assolutoria, ma solo la capacità di mostrare senza mediazione l’assurdità quasi grottesca di una violenza destinata a chiamare altra violenza sino al fatale punto di non ritorno. E Super, proprio per questo discorso, si differenzia da altri epigoni contemporanei – il pur riuscito, ma estetizzante, Kickass di Matthew Vaughn; l’inedito Defendor di Peter Stebbings, maggiormente orientato sul versante commedia – per un’inconsueta crudeltà nel richiamare l’attenzione dello spettatore sugli effetti della violenza stessa, una scelta del tutto anomala se si pensa che si sta comunque parlando di una pellicola sempre in equilibrio, mai precario, tra ironia e dramma.
L’uscita in dvd di Super, da parte della CGHV, ci auguriamo possa donare un’ulteriore occasione di visibilità ad un film giocoforza transitato un po’ in sordina al suo passaggio nelle sale, poiché ovviamente ignorato dalle grandi distribuzioni. Un’opportunità per ammirare – magari in lingua originale – la recitazione di un ottimo cast che vede sugli scudi il protagonista Rainn Wilson (al suo miglior ruolo al cinema), un vilain perfetto come Kevin Bacon, la dolcezza dell’indifesa Liv Tyler nella parte della moglie del personaggio principale e soprattutto un’indimenticabile Ellen Page, nella parte della giovanissima assistente Boltie (in italiano Saettina) del improvvisato supereroe. La cui epopea esistenziale raggiunge il suo culmine nel meraviglioso e commovente finale del film, dove Super diventa grandissimo cinema librandosi in metaforico volo per approdare alla verità assoluta che l’unica concezione di superomismo possibile al giorno d’oggi è quella che prevede il sacrificio totale verso gli altri e l’altruismo privo di alcun tipo di interesse come filosofia di vita da abbracciare in toto.
Vedere per credere ed, eventualmente, meditarci un pochino sopra.
Daniele De Angelis
Titolo: Super – Attento crimine! (Super)
Regia: James Gunn
Cast: Rainn Wilson, Ellen Page, Kevin Bacon, Liv Tyler
Durata: 96 minuti
Lingua: italiano, inglese Sottotitoli: italiano
Distribuzione: CGHV