Terra di nessuno
Possiede, ad un primo impatto, l’aspetto di un (pregevole) esercizio di stile sul filo della suspense Mine, l’esordio nel lungometraggio del duo “Fabio e Fabio”, all’anagrafe Fabio Guaglione e Fabio Resinaro. Salvo poi svelare, strada facendo, anche contenuti di un certo peso.
Mine scaraventa, con tutta l’energia cinematografica possibile, lo spettatore in una situazione estrema, dopo un prologo utile a chiarire i contorni narrativi dell’insieme ma senza aggiungere più del dovuto. In media res osserviamo una coppia di soldati impegnata in un’azione anti-terroristica, cioè eliminare un uomo di mezza età considerato uno dei fomentatori dell’Isis o roba simile. Si scopre presto che la scena in cui è coinvolto è quella di un matrimonio in una zona desertica. Il tiratore scelto Mike, nonostante l’ordine superiore di eliminare comunque il bersaglio anche a prezzo di altre vite umane (i due giovani sposi, segnatamente), si astiene dal fare fuoco. Barlumi di letture morali si approssimano all’orizzonte del film. Mike e Tommy fuggono, inseguiti dalla scorta del presunto terrorista. Li seminano, ma finiscono in una zona minata. Ed è lì che un film come Mine comincia per davvero.
Anche autori della sceneggiatura, i due registi imbastiscono una sorta di survivor-movie basato su una situazione estrema – peraltro facilmente intuibile già dal titolo – con diversi precedenti in un passato recente (ad esempio No Man’s Land di Denis Tanovic oppure il meno conosciuto ma apprezzabilissimo Landmine Goes Click del georgiano Levan Bakhia) e tuttavia rielaborata in modo certamente originale. E coinvolgente. Perché, utilizzando al meglio la location in pieno deserto nonché l’efficace prova attoriale di un Armie Hammer predisposto al martirio di una “impossibile” resistenza immobile al sole e senza acqua, i due registi trasformano il film in un flusso di coscienza del personaggio principale, alle prese con i propri fantasmi esistenziali in una situazione che definire limite suonerebbe oltremodo riduttivo. Così Mine diventa, in maniera estremamente chiara e consapevole, un’opera che dalla pura azione lascia il dovuto spazio ad un veicolato “messaggio” contro la cieca obbedienza militare, quella che annulla la principale componente che rende l’uomo un autentico essere umano composto da mente e anima: il libero arbitrio. Una lettura di straordinaria rilevanza umanista quasi per nulla inficiata da una risoluzione finale dai connotati sin troppo simbolici sulla guerra, i suoi manovratori e le pedine in essa utilizzate.
Pur aderendo come un guanto al modus operandi precedentemente esibito da Fabio Guaglione e Fabio Resinaro – come ottimamente scriveva il nostro Stefano Coccia al momento del uscita in sala del film, riferendosi al cortometraggio E:D:E:N e al mediometraggio Afterville, entrambi a tematica fantascientifica di spessore – Mine non soffre affatto del passaggio dei due alla durata lunga; facendo leva su una regia perfettamente espressiva nei movimenti di macchina e soprattutto su un montaggio capace di non far rilassare nemmeno per un secondo coloro che fruiranno della versione home video (sia blu ray che dvd, nell’edizione italiana. Per quella internazionale con la versione inglese originale si dovrà attendere ancora qualche tempo) in uscita in questi giorni per Eagle Pictures. Un disco arricchito da extra sopraffini ed esaustivi come lo speciale “Mike is Mine”, efficace gioco di parole per una lunga intervista ad Armie Hammer, il quale racconta l’immedesimazione con il personaggio e numerosi retroscena della lavorazione; proseguendo quindi con “QuantuMine: an existenzial reprogramming” in cui i registi spiegano la genesi del progetto con dovizia di particolari.
Un acquisto, insomma, caldamente consigliato per un lungometraggio che per molti sarà una vera e propria rivelazione; mentre per altri la conferma di due talenti italiani dalle ottime prospettive future.
Daniele De Angelis
Mine
Regia: Fabio Guaglione, Fabio Resinaro
Durata: 102′ USA, Italia, Spagna 2016
Cast: Armie Hammer, Annabelle Wallis, Tom Cullen
Lingue: Italiano Dolby Digital 5.1 Sottotitoli: Italiano
Formato: 2.35:1
Extra: “Mike is Mine”, “QuantuMine: an existential reprogramming”, scene tagliate, trailer
Distribuzione: Eagle Pictures