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Late Bloomers

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VOTO: 8.5

I fiori autunnali dell’Emmental

A chiusura della rassegna #DonneFrauenDunnasFemmes Cinema, la frizzante commedia della svizzera Bettina Oberli, Late Bloomers (titolo originale Die Herbstzeitlosen cioè Fiori d’autunno), datata 2006, racconta, con leggerezza e sentimento, una storia di donne non più giovani di età ma fanciulle nel cuore, con rimpianti da colmare e sogni da realizzare.

L’anziana Martha, vedova da pochi mesi, gestisce senza passione l’emporio del marito; Lisi “l’americana” sogna di tornare nel paese del suo perduto amore; Hanni, cui il marito aveva proibito di prendere la patente, si prende ora amorevole cura di lui, ma il figlio pensa di metterlo in un ospizio perché stanco di accompagnarlo e lei si iscrive a scuola guida; Frieda vive nella ‘casa di riposo’ del paese ma scappa ogni volta che può. Tutte vivono in un pittoresco paesino dell’Emmental svizzero, dove la novità non è la benvenuta e Chiesa e tradizione sono il fulcro della piccola comunità. Finché l’accidentale scoperta del segreto di Martha da parte della vivace Lisi non accenderà la scintilla della vita nella vedova, che porterà lo scompiglio nel paese: prima di sposarsi, infatti, Martha lavorava come sarta di lingerie, ed il suo sogno di ragazza era proprio di aprire un negozio di indumenti intimi femminili.

Spinta da Lisi, e con l’aiuto di Hanni e Frieda, Martha decide di cambiare vita e realizzare il proprio sogno di gioventù. Le sue creazioni sono splendide, ma il paese non è pronto; ha inoltre contro il figlio Walter, pastore della comunità, ed il figlio di Hanni, stereotipo del politico falso ed opportunista, che cercheranno in ogni modo di dissuaderla dai suoi moderni propositi. L’idea geniale di trasformare la lingerie in ‘tipica dell’Emmental’, grazie alle decorazioni dei suoi fiori, unita all’altrettanto brillante idea di Frieda di usare internet per la promozione e la vendita, farà decollare la popolarità ed il successo della Petit Paris di Martha.
Se le protagoniste e l’ambientazione rimandano, lontana eco, allo stupefacente L’erba di Grace, qui la Oberli mette in risalto una realtà tutta svizzera: la lunga tradizione patriarcale, in cui la donna ha sempre avuto un ruolo subalterno, spezzata solo negli anni 70 con la tardiva acquisizione del diritto al voto. Così qui la ribellione di Martha (e, nel suo piccolo, quella di Hanni) assumono un retrogusto di conquista moderna in un mondo antico; ne sventolerà simbolo, vessillo ricamato con pizzi e trine, l’originale bandiera del coro dell’Emmental cucita da Martha e Lisi.

Michela Aloisi

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