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Just Friends

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VOTO: 6.5

Alla ricerca del proprio equilibrio

La regista olandese Ellen Smit firma un’opera molto onesta, che fa comprendere (semmai ce ne fosse bisogno) come si possa sognare di fronte alla rappresentazione dell’amore, al di là del fatto che lo spettatore possa essere etero o omosessuale, proprio perché questo sentimento è e sa essere universale.
Just Friends comincia on the road, con Joris (Josha Stradowski) che si presenta subito al pubblico in sella al suo mezzo preferito, una moto che lo connette con un’importante figura, il papà, venuto a mancare quando era undicenne. La macchina da presa insiste sui campi lunghi e lunghissimi anche per far respirare alla platea di turno lo scollamento rispetto all’urbanistica della città – nel caso specifico Amsterdam. L’altro co-protagonista, infatti, Yad (Majd Mardo) ha scelto di rientrare nella cittadina di provincia, abbandonando gli studi universitari e ritrovandosi costretto, in particolare, a fare i conti con se stesso e con determinate dinamiche familiari.
La sceneggiatura ci pone di fronte due ambienti ben differenti e anche un modo diverso di relazionarsi al proprio figlio, se la mamma di Joris (Tanja Jess) la si potrebbe definire un’adulta viziata e non cresciuta che non vuole invecchiare e apparentemente poco avvezza ad ascoltare il ragazzo; l’altra genitrice (Nazmiye Oral) è forse fin troppo presente e tendente al giudizio e al moralismo (ma entrambe riserveranno sorprese).
Spinto a prendersi le proprie responsabilità, Yad trova un lavoretto come assistente di un’anziana (bravissima Jenny Arean nel renderla smaliziata e frizzante, con le giuste punte di ironia e affetto), la nonna di Joris, pronta a fungere da cupido. L’attrazione è inevitabile, così come lo scontro dovuto proprio all’affrontare ed esplicitare la propria identità. Le pieghe narrative prendono una strada spesso prevedibile, ma in fondo è anche questo il bello di assistere a una commedia romantica.
Sul piano stilistico, a tratti, si cade a tratti in una rappresentazione da videoclip in alcune scene; ma al contempo la musica e il rallenti scandiscono il ritmo della storia rendendola godibile. In Just Friends non si parla, però, solo della scoperta dell’amore tra giovani, ma anche di quello interrotto con un padre ad esempio. Joris non ha elaborato il lutto e così vale per ogni componente di quel nucleo sgretolatosi quando è venuto meno il capo famiglia.
Tra paure delle madri, situazioni in sospeso e scoperte di sé e dell’altro, Just Friends si rivela un lungometraggio in grado di coinvolgere tutti intimamente, strappando sorrisi per quella giusta dose di leggerezza, necessaria per sopravvivere o vivere – a seconda dei punti di vista.
Il film è stato presentato in anteprima mondiale alla 32esima edizione del Festival MIX Milano.

Maria Lucia Tangorra

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