More Love, More Cinema
«Quest’anno abbiamo scelto l’inclusione come tema principale del nostro festival, ovviamente dal nostro punto di vista. Rivendicare il proprio orientamento sessuale e la propria identità di genere non sminuisce la complessità di ogni essere umano». Debora Guma, co-direttrice artistica insieme ad Andrea Ferrari e Rafael Maniglia del Festival MIX Milano di Cinema Gaylesbico e Queer Culture, ha esordito con queste parole nel suo intervento in conferenza stampa, facendo trasparire l’orgoglio di tutto lo staff nel poter portare avanti una kermesse così importante sia sul piano artistico che su quello umano.
Da giovedì 21 a domenica 24 giugno, il MIX torna ad abitare gli spazi del Teatro Strehler, a cui si aggiunge da quest’anno anche il Teatro Studio Melato, senza dimenticare la Scatola Magica adibita ad incontri. Il programma è davvero molto fitto e si denota una grande apertura internazionale. Favola di Sebastiano Mauri, con Filippo Timi e Lucia Mascino, ha il compito di aprire le danze come opera Fuori Concorso che con delicatezza tocca dei temi perfettamente in linea col festival. Tra i cinquanta titoli suddivisi nelle tradizionali sezioni Lungometraggi, Documentari e Cortometraggi si possono rintracciare delle anteprime italiane (Para Aduma di Tsivia Barkal Yacov, Marilyn – opera prima di Martin Rodriguez Redondo –, Sensitivity di Melissa Fineli e The Passionate Pursuit of Angela Bowen di Jennifer Abod), un’anteprima europea (Dykes, Camera, Action! di Caroline Berler) e una assoluta, la commedia romantica Just Friends di Ellen Smit, la cui proiezione sarà preceduta dalla premiazione della Queen of Comedy 2018, Iaia Forte (venerdì 22).
Tra i tanti ospiti attesi, non possiamo non citare Trudie Styler, moglie di Sting e regista del film di chiusura, Freak Show, suo esordio dietro la macchina da presa.
«Ho un debito di riconoscenza nei confronti del festival per le tante visioni nel corso degli anni, facendomi scoprire degli autori», ha raccontato Luca Mosso, presidente del MFN – Milano Film Network, ed è proprio facendo nostra quest’esperienza che vi consigliamo di prendere parte al MIX perché potrete vedere opere che provengono da altri circuiti festivalieri – e non solo – e che difficilmente saranno distribuite sul nostro territorio nazionale. La Settima Arte può accrescere molto la nostra conoscenza e sensibilità e il Festival MIX Milano si inserisce proprio in quest’ottica: «ci hanno insegnato che l’identità non è un dato fissato, ma un campo di ricerca», ha evidenziato Mosso.
Non resta che augurarvi buona trentaduesima edizione. Noi, nuovamente media partner della manifestazione cinematografica, siamo sul campo per raccontarla.
Maria Lucia Tangorra
Riepilogo recensioni per sezione del 32° Festival MIX Milano
Concorso Lungometraggi
Favola di Sebastiano Mauri
Just Friends di Ellen Smit
Un couteau dans le coeur di Yann Gonzalez
Freak Show di Trudie Styler
Venus di Eisha Marjara
My Days of Mercy di Tali Shalom-Ezer
Concorso Documentari
Mr Gay Syria di Ayse Toprak
Approfondimenti