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Cargo – Zavorra

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VOTO: 8

Solitudini a confronto

Non è mai troppo tardi per recuperare opere meritevoli di elogi e attenzioni, a maggior ragione se si tratta di preziosi e pluri-premiati documentari di produzione nostrana più o meno recente come Cargo e Zavorra, entrambi firmati da Vincenzo Mineo, rispettivamente nel 2010 e nel 2012. A tutti coloro che non hanno avuto la fortuna di incrociarli nelle numerosissime proiezioni nel circuito festivaliero, Cinemaitaliano.info offre la possibilità di poterli vedere comodamente da casa grazie a due imperdibili Dvd della collana che il noto portale ha dedicato al “cinema del reale” indipendente. Le edizioni home video purtroppo non consentono ulteriori approfondimenti a causa dell’assenza totale di contenuti e materiali extra, per cui bisogna accontentarsi unicamente di quanto steso sulle timeline dal regista di Erice che, come avrete modo di constare di persona, non è per niente poco.
Mineo confeziona nell’arco di due anni altrettante perle che spiccano nel panorama documentaristico tricolore, tanto dal punto di vista narrativo quanto da quello più squisitamente estetico formale. Quest’ultimo è il frutto di uno stile asciutto ed essenziale, che lavora in sottrazione donando la medesima attenzione alle parole quanto ai silenzi. Ciò deriva dalla capacità di catturare il vero nel suo fluire, senza dover mai ricorrere a forzature o a situazioni pianificate a tavolino. Il tutto passa attraverso un’osservazione di natura antropologica, meticolosa e rigorosa, dell’animato e dell’inanimato. In entrambi i casi, il modus operandi stilistico è il medesimo, così come l’approccio alla materia drammaturgica e alle storie raccontante presenta evidenti affinità elettive e analogie con un percorso personale portato avanti dal regista siciliano, diventato agli occhi dello spettatore riconoscibile.
In Cargo, vincitore tra gli altri dei Festival di Bellaria e Genova, Mineo ci conduce a bordo della Indigo Point lungo la tratta Rotterdam-San Pietroburgo per far conoscere i piaceri e le difficoltà di un lavoro svolto per mesi e mesi sul mare, su una nave che alla pari di chi la popola diventa anch’essa una protagonista. Si tratta, infatti, di una sorta di isola in movimento percorsa quotidianamente da un’eterogenea comunità-equipaggio, microcosmo dove convergono gerarchie, equilibri, sogni e desideri. Il tutto passando attraverso la testimonianza diretta del lavoro a bordo svolto dagli ufficiali e dai marinai, dei quali la videocamera raccoglie e cattura anche i momenti più intimi e privati, caratterizzati spesso da momenti di grande solitudine. Stato d’animo, questo, con il quali convivono pure i protagonisti di Zavorra, che per motivi diversi si trovano a fare i conti con l’isolamento. Nella pellicola del 2012, i protagonisti sono gli anziani di un ospizio di Trapani, che Mineo mostra e racconta con un rispetto e un affetto immensi, che gli permettono di carpirne le emozioni e i sentimenti senza mai violare i loro spazi scanditi da momenti di silenzio, preghiera, malattia e abitudini cicliche che si ripetono nel susseguirsi di giorni (gli ultimi) sempre uguali.
È fin troppo chiaro, quindi, quale sia il cuore pulsante del cinema di Mineo, ciò che lo alimenta e lo stratifica al punto tale da tramutarlo in un corpus unico dove è un piacere immergersi, lasciandosi andare alla scoperta della poesia di certe immagini e all’intensità delle storie che racconta. Il baricentro intorno al quale ruota è proprio l’isolamento e la conseguente solitudine, indipendentemente dall’essere cercata o imposta. Il mare, dal canto suo, sia quello che fronteggia il Centro Geriatrico di Trapani di Zavorra che quello che viene solcato dalla nave di Cargo, ne diventa il testimone oculare. Ma ciò che emerge dalla visione dei due documentari è soprattutto questa volontà ferrea e sincera di dare una voce e un volto a coloro che normalmente vengono dimenticati o ignorati. Risiedono in questi pochi, ma cruciali e importanti elementi drammaturgici, così fortemente sviscerati sul grande schermo, i meriti delle due opere e di colui che le ha concepite.

Francesco Del Grosso

Cargo-dvd-cover Cargo

Regia: Vincenzo Mineo Italia, 2010 Durata: 48′

Lingue: Italiano surround 2.0  Sottotitoli: Italiano, Inglese, Francese

Formato: 16:9

Extra: non disponibili

Distribuzione: Cinemaitaliano.info

 

 

Zavorra-dvd-coverZavorra

Regia: Vincenzo Mineo Italia, 2012 Durata: 50′

Lingue: Italiano surround 2.0  Sottotitoli: Italiano, Inglese

Formato: 16:9

Extra: non disponibili

Distribuzione: Cinemaitaliano.info

 

 

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