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Book Club – Tutto può succedere

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VOTO: 4.5

Quattro amiche e un romanzo

Probabilmente in molti ricorderanno lo straordinario successo – legato a qualche anno fa – di quel libro “miracoloso”, in grado di far smettere di fumare. Pare addirittura che in molti, in seguito a tale lettura, ci siano addirittura riusciti. Se, dunque, la semplice lettura di un libro del genere è stata in grado, a suo modo, ad avere una sì forte influenza sulla gente, altrettanto forte è l’appeal che un romanzo come “Cinquanta sfumature di grigio” ha avuto sulle protagoniste di Book Club – Tutto può succedere, opera prima del produttore e sceneggiatore statunitense Bill Holderman, con un cast a dir poco stellare, comprendente Diane Keaton, Jane Fonda, Candice Bergen e Mary Steenburgen.

Una commedia corale, dunque, per un sottotitolo – “tutto può succedere” – che ci preannuncia che ciò che può accadere, davvero non ha limiti: dall’andare clamorosamente fuori tema, al creare situazioni talmente forzate da perdere inevitabilmente di credibilità.
Questo perché, di fatto, queste quattro simpatiche protagoniste che si conoscono da trent’anni e da altrettanti anni sono solite riunirsi per discutere l’ultima lettura del mese, di fatto sembrano concentrarsi esclusivamente sul sopracitato romanzo, dimenticando completamente, nel corso della messa in scena, questa singolare e potenzialmente interessante abitudine che aveva dato il via all’intera vicenda.
Dopo un incipit del genere, dunque, quello che viene fuori è una sorta di Sex and the City over settanta, dai toni molto più pacati della fortunata serie televisiva, che finisce ben presto (e con “ben presto” si intende già nella scena iniziale, in cui una delle protagoniste ci illustra il passato amoroso di ognuna di loro) fortemente e fondatamente prevedibile, per un messaggio finale che ci dice che, persino quando non si è più giovanissime, non bisogna mai smettere di cercare la propria felicità, né dimenticare di essere donne. Giustissimo, senza dubbio. Eppure, ovviamente, tutto sta nella messa in scena stessa. E Book Club – Tutto può succedere, di elementi che fanno storcere il naso, ne contiene fin troppi.
Se, infatti, poco convincono i personaggi delle due figlie di Diane (impersonata da Diane Keaton), data la loro eccessiva rigidità nei confronti della vita privata della propria madre, ancor più forzato risulta il loro repentino cambio di registro. E se amanti degli animali e non sono stati alquanto in pena per le sorti della gattina insolitamente senza energie di Sharon (Candice Bergen), essi si chiederanno, non appena avranno inizio i titoli di coda, che fine la stessa abbia mai potuto fare.
Questi, ovviamente, sono soltanto alcuni esempi di forzature e ingenue dimenticanze presenti all’interno del presente lungometraggio. Al termine della visione, però, una cosa risulta alquanto curiosa: è particolarmente strano che un lavoro che prende spunto da un libro (o, meglio ancora, dalla passione per la letteratura in generale), risulti particolarmente carente proprio – e soprattutto – a livello di scrittura. Non si sarà puntato esclusivamente sull’accattivante cast? Persino degli interpreti del calibro dei presenti, però, non sono sufficienti a reggere da soli un intero lungometraggio.

Marina Pavido

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