La Nathan James va in pensione
Dopo cinque adrenaliniche stagioni in televisione, la U.S.S Nathan James, famosa nave protagonista della serie televisiva The Last Ship, ha gettato l’ancora in porto per l’ultima volta. La serie televisiva post apocalittica, ideata da Hank Steinberg e Steven Kane, nonché prodotta da Micheal Bay e la sua azienda di produzione Platinum Dunes, ha chiuso i battenti dopo cinque anni di onorato servizio sul canale americano TNT. La serie non è stata cancellata, anzi, al termine di ogni stagione, grazie anche al notevole impatto sul pubblico americano e internazionale, è stata sempre rinnovata fino alla quinta e ultima stagione come voluto da due showrunners.
Lo show ha sempre avuto una sceneggiatura molto originale, in grado di cambiare la trama centrale in ogni stagione pur mantenendo un argomento a fungere da cornice che ne ricollega i punti durante il corso delle varie annate. Nella prima stagione della serie il tema principale è stato un virus letale che ha decimato la popolazione mondiale. La Nathan James, capitanata dal comandante Tom Chandler (Eric Dane – Greys Anatomy) e dal suo vice comandante Mike Slattery (Adam Baldwin – Chuck; Full Metal Jacket), possedeva a bordo un laboratorio portatile, supervisionato dalla dottoressa Rachel Scott (Rhona Mitra – Strike Back), che doveva sviluppare una cura e salvare il mondo. La trama cambia rotta nelle successive stagioni in cui la Nathan James si trova ad affrontare nemici che vogliono il ritorno del virus per dominare il mondo, o semplicemente spazzare via l’aureola divina che circonda la nave e il suo equipaggio dopo i successi ottenuti. Nel corso della serie, alcuni attori hanno lasciato lo show ma di nuovi ne sono stati acquisiti come per esempio Bridget Regan (Jane the Yirgin) interprete di Sasha Cooper. Le avventure della Nathan James hanno trascinato il pubblico in giro per il mondo a combattere contro nemici temibili e pericolosi regalandogli emozioni e adrenalina adatte ai più degni war action movies. Nella quarta stagione, la Nathan James ha fatto rotta anche per l’Italia, dove la produzione ha avuto modo di girare diversi episodi nelle coste del sud della Sardegna.
Una girandola di colpi di scena e – purtroppo – qualche lacrima, sono inseriti nella stagione finale che ha chiuso definitivamente la serie in maniera semplice ma nel modo più giusto possibile. The Last Ship non è stata solo una serie ma era anche un viaggio nel mondo della marina americana. Prodotti come questo tendono ad essere usati anche per l’arruolamento di nuovi volontari, per fare ciò, spesso si tende ad ingigantire la trama regalando allo spettatore una sceneggiatura piuttosto ovvia ottenuta con fini non concepibili nella realtà vera e propria (come nel caso del film Battleship di Peter Berg). The Last Ship ha invece mantenuto una realtà abbastanza verosimile e anche dove gli sceneggiatori si sono avventurati nell’incertezza più totale, ne sono usciti fuori con un copione molto fedele e mai banale. La serie è stata anche un trampolino di lancio per alcuni giovani attori che hanno avuto la loro prima vera interpretazione da co-protagonisti. Citiamo Marissa Neitling, Travis Van Winkle, Bren Foster e tanti altri; tutti appartenenti all’equipaggio del cacciatorpediniere americano. Gli amanti dell’action hanno molto apprezzato la serie, così come i neofiti qualora decidessero di vederla; perché la stessa non tratta solo la guerra ma anche eventi politici, strategici e umani. Una serie che ha incluso tutto quello che si vorrebbe vedere in uno show di questo genere, in grado di mantenere una propria coerenza interna nel quadro generale senza sfociare in una narrazione caotica. Una rarità, dunque, trovare una serie televisiva che tratta determinati argomenti in una maniera così semplice e lineare. Per un prodotto che ha meritato e merita di essere visto.
Stefano Berardo