Fragole o sangue?
Esiste cliché più disperato di un film girato da registi/appassionati di horror con Halloween come minimo comun denominatore e realizzato per essere distribuito in occasione di Halloween? Con spirito classico e ludico, niente insomma POV e found footage che fa tanto contemporaneità (cliché)? Con viscere e sangue finti, mostri e demoni veri e – PER L’AMOR DEL CIELO – niente torture porn, né momenti di paura non gestibili dai fifoni?
Forse se lo è chiesto anche Axelle Carolyn, ideatrice del progetto Tales of Halloween, nel vedere il marito, quel Neil Marshall che una decina di anni fa si era meritato il titolo di promesso maestro dell’horror noughties con Dog Soldiers e soprattutto The Descent, prima di essere travolto dalla debacle Centurion (molto più commerciale che critica), giocare con una zucca (cliché!). Roba più sci-fi 50s o John DeBello che non si può, una zucca creata in laboratorio – da Joe Dante! – che comincia a smembrare corpi umani. Ma tant’è.
Anche perché sarebbe bene iniziare a riflettere sulla questione del proliferare in questi ultimi anni di antologie horror; non tanto come mossa commerciale, comprensibilissima, ma di pura curiosità antropologica, di dove stia la necessità archetipa di questi nuovi fautori del terrore filmico di aggregarsi, formare una comune nerd dello spavento e giocherellare come bambinetti mal (mai) cresciuti.
Pur non vantando, come diverse altre antologie, di una squadra autoriale fuoriclasse (se si esclude forse il discontinuo Lucky McKee, autore del capitolo più profondo e inquietante, Ding Dong, riuscitissima rivisitazione della fiaba di Hansel e Gretel), Tales of Halloween sa cogliere egregiamente la leggerezza del genere ponendo riflessioni sociologiche, come sempre il buon horror è capace.
Così ad esempio Dave Parker, autore del corto Sweet Tooth, ha giocato sulla forza della suggestione dell’horror sul pubblico infante; Andrew Kasch e John Skipp in This Means War puntano il dito sulla violenza dell’occhio mediatico, bramoso di poter essere testimone di sangue ma ipocritamente addolorato nel vederlo poi davvero; Paul Solet, che ormai sette anni fa aveva entusiasmato i critici di settore con Grace, in uno dei corti più riusciti, The Weak and the Wicked, tra western, Walter Hill e Charles Dickens mostra l’America più degradata, per niente allineata all’estetica tipica che incarna il resto del film, un’America che sa di giungla (dis)umana.
Il divertimento è però il sale dell’opera e non potrebbe essere altrimenti: The Ransom of Rusty Rex e Trick giocano sullo scambio di ruoli, con interpretazioni grandguignolesche di Mamma ho perso l’aereo e Dexter, mentre Friday the 31st desacralizza, sbeffeggia il ruolo della maschera villain a la Jason e Michael Myers, imbattibilità e immortalità che deve confrontarsi con un buffo alieno claymotion, sfiorando la tramutazione in Merrie Melody.
Tales of Halloween è un film che non vuol dire niente, che non vuole dare messaggi né tantomeno morali. Il messaggio più illustre è: ci sono John Landis e Adrienne Barbeau. Vi serve davvero altro?
COMMENTO ALL’EDIZIONE DVD MIDNIGHT FACTORY
Incredibilmente, né negli Stati Uniti né in Inghilterra è ancora uscita un’edizione homevideo di Tales of Halloween, che è disponibile solo in video on demand. Attualmente il blu ray del film è uscito solo in Germania e…Italia. L’iniziativa di Midnight Factory ha quindi già per solo questo fatto valore indubbio: per una volta siamo all’avanguardia nella distribuzione di un film. L’edizione in sé non è tra i gioielli della “fabbrica di mezzanotte”: se la qualità audio-video rende sicuramente giustizia alla fotografia e al sonoro dei Racconti di Halloween, il reparto extra è quasi del tutto assente, composto solo da uno speciale di nemmeno tre minuti con qualche dichiarazione di qualcuno tra gli autori dell’opera. Sempre di sicuro interesse, comunque, il libretto di Gomarasca e Pulici, a meglio delineare aspetti critici, storici e di retroscena della pellicola. Immancabile il packaging composto da slipcase e amaray, con le due locandine ufficiali del film.
Insomma la proposta Midnight va a pari passo con quella del film: niente di trascendentale, ma al tempo stesso colma di aspetti lodevoli.
SPECIFICHE
- Lingue Italiano 5.1 DTS, Italiano 5.1 Dolby Digital, Inglese 5.1 Dolby Digital
- Sottotitoli (sia per il film che per gli extra)
- Speciale: breve excursus di interviste agli autori del film (2’42”)
- Trailer (1’36”)
– Booklet con commento critico di Manlio Gomarasca e Davide Pulici, fondatori di Nocturno
Riccardo Nuziale