Diario di bordo #1 Castellana Grotte
La sedicesima edizione del Sa.Fi.Ter Film Festival Internazionale parte subito con uno dei punti di forza della kermesse: formare il pubblico di oggi e quello di domani attraverso le proiezioni con le scuole. La mattina del 28 giugno, infatti, presso l’Auditorium IRCSS De Bellis i ragazzi potranno assistere al lavoro breve fuori concorso, Fuecu e cirasi per la regia di Romeo Conte, girato tra l’Alto Salento, Ceglie Messapica e Torre Canne. A seguire i titoli in concorso nella sezione Children World; ma non è finita qui, proprio in un’ottica di sensibilizzazione, è prevista la visione di Io sono qui di Gabriele Gravagna, presentato da Unicef. Nel pomeriggio le porte dell’auditorium si aprono al pubblico con un incontro tra chi il cinema lo fa – e da tanti anni: a confronto troviamo Sergio D’Offizi (direttore della fotografia, tra gli altri di Ricomincio da tre) e i curatori della mostra “Il Postino – la metafora della poesia” Gianna Gissi (costumista) e Lorenzo Baraldi (scenografo). Tutti e tre hanno avuto modo di lavorare e conoscere Massimo Troisi per cui immaginiamo che ci comunicheranno non solo sui rispettivi mestieri del cinema, ma testimonieranno anche ciò che è stato quest’artista.
La prima giornata non è finita qui, in uno dei luoghi ormai cult del Sa.Fi.Ter. e con un ospite d’eccezione s’inaughererà ufficialmente il festival. Ci riferiamo alla Grave delle Grotte, a 70 m in profondità potrete recuperare – se l’avete perso – o rivederlo Benedetta follia, ultimo lavoro di Carlo Verdone, alla sua presenza. Tocca al noto e amato artista romano inaugurare il programma del 29 giugno per l’incontro (h 10 all’Auditorium De Bellis) pronto a rispondere alle vostre domande e curiosità.
Subito dopo gli allievi potranno visionare i cortometraggi in concorso della sezione Diritti Umani Fiction, tra cui figura Bismillah di Alessandro Grande (insignito tra i vari riconoscimenti del David per il Miglior Corto) e La giornata di Pippo Mezzapesa (ha ricevuto il Premio per l’Impegno Sociale) ai Nastri d’Argento. Dopo una breve pausa, si riprende nel pomeriggio alle h 15 con una voce che avete imparato a conoscere sin da piccoli (basti pensare al Gaston del film d’animazione targato Disney La bella e la bestia) e che ancora vi accompagna doppiando le stars del cinema hollywoodiano e non solo (da Kevin Spacey a Jim Carrey, senza dimenticare Ralph Fiennes e Javier Bardem – solo per citarne alcuni). A chi ci stiamo riferendo? Ovviamente a Roberto Pedicini, che delizierà tutti con aneddoti e racconti sulla sua lunga carriera.
La sera di venerdì ci si sposta ad animare piazzale Anelli col lungometraggio fuori concorso Sono tornato di Luca Miniero e non ci si può perdere l’incontro con l’attore protagonista, Massimo Popolizio, dal lungo trascorso teatrale che qui è stato chiamato a materializzare (in una commedia) il Duce in persona. Dalle 23, però, non si spengono i riflettori, si prosegue con la “Notte bianca del Cinema” presentando i lavori della sezione Diritti Umani Documentari, che ovviamente non potevano non toccare forti temi d’attualità come l’immigrazione clandestina (Migrant), la migrazione da Sud a Nord (Torino ’63), le malattie causate dalle industrie (Veneranda Augusta), i conflitti etnici (Testimonies of a Massacre: Tula Toli) e l’incontro tra i popoli (Shukrun. Grazie).
L’ultima giornata nella cittadina in provincia di Bari vede l’inaugurazione (h18) della mostra dedicata a Il Postino presso il Museo Speleologico Franco Anelli, che prevede l’esposizione di fotografie di Angelo Frontoni, due abiti creati dalla stilista Eleonora Lastrucci ispirati a Maria Grazia Cucinotta e bozzetti di costumi e scene.
La chiusura di sabato si svolgerà in largo San Leone Magno, dando la possibilità di assistere a La vita in comune di Edoardo Winspeare, alla presenza del regista Edoardo Winspeare e dei molti protagonisti.
Non resta che dire buon inizio di festival!
Maria Lucia Tangorra