Un vampiro ti salverà
“Sangue a spruzzo, una cospicua dose di pazzia ed effetti prostetici di assoluto livello“: nella presentazione di Maks Maltoni c’è la sintesi perfetta dell’ultimo film di Conor McMahon, Let the Wrong One In, in concorso nella sezione Neon della 21ma edizione del Trieste Science+Fiction Film Festival.
Dopo The Braineater, Stitches, Dead Meat e From The Dark, l’irlandese McMahon porta sullo schermo nuovo sangue, in quella che è una splatter comedy a dir poco esilarante; poco horror e tanta ironia, a partire già dai titoli di testa, volutamente classicheggianti e raffinati, in netto contrasto con quello che sarà già il prologo transilvano del film stesso. Perché Let The Wrong One In è un film di vampiri, e non poteva che iniziare nella terra dell’Impalatore, salvo poi trasportarci a Dublino, in una Irlanda vivace e moderna, molto anni 90; non è un caso che il regista abbia voluto, nel ruolo del cacciatore, il bravissimo e sempre affascinante Anthony Head, che ricordiamo per il ruolo dell’Osservatore nella mitica serie tv Buffy. Come in Buffy, infatti, in Let The Wrong One In emerge l’anima pop del vampiro, con gags e assurdità a getto continuo, per un’ora e mezza di divertimento puro.
Matt e Deco sono due fratelli con un rapporto complicato; cosa fare quando il fratello scapestrato diventa un vampiro? Ucciderlo o aiutarlo? In questa situazione si inseriscono la mamma dei due, l’ironico (ed autoironico) cacciatore Henry con la sua ex promessa sposa vampira Sheila e le sue compagne di sangue, la fidanzata di Deco, Natalie, e altri personaggi che danno colore e vivacità ad una storia già di suo intrigante e grondante sangue (come gli abiti del simpatico protagonista Karl Rice).
Quello di McMahon è un mix perfetto: dallo script alla musica accattivante, dalla fotografia curata agli interpreti totalmente a proprio agio nel ruolo, tutto si incastra alla perfezione in quello che è quasi un omaggio alla nuova ondata di vampiri portata sullo schermo da Buffy; una visione rivoluzionaria all’epoca, dissacrante rispetto alla quella del vampiro sanguinario: dal bel tenebroso Angel al biondo ossigenato Spike sino all’evoluzione che porterà ai Cullen della saga di Twilight, Dracula diventa a tratti un ‘antieroe’. In Let The Wrong One In, McMahon riprende questo fil rouge, metaforicamente tenuto da Giles, e lo condisce di gags e sangue a volontà, regalando allo spettatore la leggerezza degli anni 90 e risate senza fine (e a proposito di fine: occhio al coniglietto!)
Michela Aloisi