Tsunami di proiettili
“Uno spettacolo emozionante in ogni inquadratura”. Con questa breve ma esplicativa frase pubblicata su fareastfilm.com, Tim Young presentava Firestorm di Alan Yuen, di fatto il primo film da lui interamente scritto e diretto. Al suo attivo, dietro la macchina da presa figura un unico precedente, ossia il dramma fantasy con venature romantiche del 2002 dal titolo Princess D, co-regia al fianco della connazionale regista, attrice e produttrice Sylvia Chang. Il dato in sé sorprende moltissimo, perché attualmente Yuen è considerato dagli addetti ai lavori come un veterano della scena cinematografica orientale, che lo ha visto nei decenni scorsi conquistare una posizione di prestigio grazie alla lunga e fortunata collaborazione con Benny Chan. Sua è, infatti la firma sugli script di celebri blockbuster del genere action come Heroic Duo, New Police Story, Connected o Shaolin. Ma come si dice meglio poco e buono, piuttosto che il contrario e una pellicola del calibro di Firestorm ne è la dimostrazione.
Lo sceneggiatore e regista asiatico fa centro al primo tentativo, portando sul grande schermo uno degli action più adrenalinici e spettacolari tra quelli realizzati dalla prolifica cinematografia di genere hongkonghese. Dello stesso parere sono i migliaia di appassionati e colleghi della stampa che hanno avuto la fortuna di vederlo in quel di Udine durante la sedicesima edizione del Far East Film Festival. Per coloro che, invece, non erano presenti in terra friulana due anni fa, la CG Entertainment e la Tucker Film offrono la possibilità di recuperarlo comodamente nel salotto di casa grazie alla versione in Dvd (e anche in Blu Ray) per il mercato home video nostrano. Versione, questa, che vi consigliamo caldamente di non farvi sfuggire, poiché meritevole di entrare a fare parte di ogni videoteca domestica che si rispetti. La chiarezza delle immagini e la potenza della componente sonora del supporto restituiscono in tutto e per tutto lo show pirotecnico e balistico messo in quadro da Yuen. In particolare, l’interessantissimo backstage contenuto nel risicato comparto extra (fa compagnia alla galleria di trailer) presente nel menù, catapulta lo spettatore di turno sul set durante la lavorazione del film, con una certa attenzione per il dietro le quinte delle folgoranti scene d’azione incastonate all’interno della timeline. Show che raggiunge l’apice negli ultimi quaranta ipercinetici minuti, che da soli valgono il prezzo del biglietto (in questo caso del Dvd) con una interminabile sparatoria a tutto campo, superiore balisticamente parlando persino a quelle disegnate da Daniel Lee nell’epilogo di Dragon Squad e da Johnnie To nel prologo di Breaking News. A riguardo, la rivista TimeOut Hong Kong accompagnava così l’uscita nelle sale nel 2013: “Firestorm offre ciò che mai si era visto nel cinema di Hong Kong: la completa, assoluta distruzione della città stessa, in pieno giorno”. La città viene letteralmente rasa al suolo da uno “tsunami di proiettili” e da una serie di detonazioni che danno vita a uno spettacolare conflitto a fuoco da standing ovation, la stessa che dovrebbe essere rivolta anche a memorabili sequenze come quelle della rapina al portavalori (modello Heat – La sfida) e del blitz al covo. In quest’ultima, Yuen mette in mostra tutto il campionario action (con tatto di corpo a corpo) e l’esperienza maturata con il sodale Benny Chan.
Le affinità elettive e le assonanze con New Police Story sono piuttosto evidenti, a cominciare dalla sapiente costruzione della tensione e dalla crescita esponenziale del ritmo, sino ad arrivare alla componente drammaturgica. Anche in questo caso troviamo il protagonista, il poliziotto Lui (interpretato dal solito Andy Lau in stato di grazia), alle prese con una gang che rapina furgoni blindati colpevole di aver giustiziato a sangue freddo un suo fraterno collega. Fermarli diventa allora non solo parte del lavoro, ma una vera e propria ossessione. Scoperto il capo della banda ed individuato in un amico ex galeotto l’infiltrato perfetto, l’agente inizia una guerra oltre i limiti della legalità dove la violenza sembra l’unica soluzione possibile. Sta proprio nella mancanza dei limiti tra il bene e il male il punto di forza del plot, ciò che distingue Firestorm da operazioni analoghe come i barcollanti e discontinui Kung Fu Jungle di Teddy Chen ed Helios del duo Luk-Leung. Diversamente dai film appena citati, qui la recitazione non è un souvenir e l’attenzione nel disegno dei personaggi e della storia è molto alta. Ciò fa di Firestorm un poliziesco d’azione non solo ben confezionato, ma anche ben scritto, dove la parola redenzione non esiste e i cosiddetti buoni devono sporcarsi le mani.
Francesco Del Grosso
Firestorm
Regia: Alan Yuen Hong Kong, 2013
Durata: 104′ Cast: Andy Lau, Yao Chen, Lam Ka Tung
Lingue: Italiano Dolby Digital 5.1, Italiano Dolby Digital 2.0 Originale Dolby Digital 5.1, Originale Dolby Digital 2.0
Sottotitoli: Italiano per non udenti Formato: 16/9 2,35:1
Extra: Making of, trailer
Distribuzione: CG Entertainment/Tucker Film