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Lip Virgin

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VOTO: 7

Scoperte che segnano

Chi di noi, in particolare da una specifica età in poi, non ha iniziato a fantasticare sul primo bacio? La giovane regista israeliana Shimrit Eldis (qui ha curato sceneggiatura e produzione; anche attrice in altri progetti) decide di far iniziare Lip Virgin con la protagonista che immagina qualcuno in acqua e poi chi arriva con l’armatura medievale per poi… ‘svegliarsi’. Più romantico di così? Questa visione tornerà nel corso della produzione breve, come dei flash, mutando in base alla realtà.
Vediamo la tredicenne protagonista, Shmrit (interpretata da Shelly Barak – forse non è un caso che le abbia assegnato il suo nome), a scuola mentre un gruppo di compagne iniziano a sostenere una tesi (forte l’immagine con la lingua, soprattutto pensandola dalla sua prospettiva) secondo cui se due filamenti sotto sono blu, allora significa che si è vergini. Tante sono state (e sono) le credenze con cui si è cresciuti sul sesso (spesso ancora tabù), informazioni anche sbagliate ma considerate veritiere perché dette da quelle più corteggiate o (apparentemente) maggiormente disinvolte.
Lip Virgin pone in campo anche altri aspetti con cui il corpo femminile, durante la crescita e con le prime manifestazioni, deve fare i conti. Evoca ricordi nei trentacinquenni (e oltre) del gioco della bottiglia: uno di quei momenti in cui si sperava di essere puntati nel caso del bacio soprattutto se si poteva scegliere (immaginiamo che oggi coi social difficilmente abbiano provato quell’ebbrezza). In pochi minuti la Eldis riesce anche a inserire reazioni istintive, offrendo un quadro ad ampio spettro, con i ragazzi che possono usare parole importanti senza conoscerne fino in fondo ancora il significato. Un lavoro che, nella sua genuinità, propone uno sguardo originale nella messa in scena e colpisce per come già si sappia trattare la disillusione. «La mia storia prende quel momento prezioso e lo usa come metafora per l’esperienza umana dell’incertezza.
La realizzazione che la maggior parte delle volte le cose sono fuori dal nostro controllo, e tutto può collassare in un istante – è doloroso, sgradevole e potente». Queste note di regia denotano quanta consapevolezza ci sia nella Eldis. Esiste il bacio perfetto? A Lip Virgin e a ciascun spettatore la personale risposta.
Il cortometraggio è stato selezionato tra i tre lavori internazionali alla VII edizione del Saturnia Film Festival; è stato presentato anche al Pop Corn Festival 2024 e prosegue nella sua strada.

Maria Lucia Tangorra

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