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Beasts Clawing at Straws

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VOTO: 8

Il girotondo di una borsa

Un borsone da viaggio originale di Louis Vuitton costa intorno ai 1500 euro; ma molto più caro è costato ai protagonisti di Beasts Clawing at Straws, opera prima del sudcoreano Kim Young-hoon che ha ricevuto una menzione speciale da parte della giuria alla 22a edizione del Far East Film Festival.

Il film ha inizio proprio con una borsa di Louis Vuitton piena di soldi, che un uomo trova in un armadietto di una sauna dove lavora; anziché portarsela a casa o consegnarla alla polizia, decide di lasciarla nel magazzino delle cose dimenticate. Poi la storia si affolla di personaggi, in una girandola che confonde lo spettatore, che non riesce a trovare il collegamento tra quelle che sembrano tante storie a sé: la giovane che lavora in un hostess bar picchiata dal marito, il suo capo, donna energica con il tatuaggio di uno squalo sulla gamba, il funzionario doganale corrotto, l’immigrato cinese clandestino, lo strozzino, il detective irritante, l’insopportabile madre dell’uomo che trova la valigia… una inestricabile sciarada Hitchcockiana che inizia a dipanarsi quando prende le redini la spietata Yeon-hee dallo squalo tatuato (una bravissima Jeon Do-yeon), capo della giovane donna all’hostess bar.

Beasts Clawing at Straws, tratto da un romanzo (Wara nimo Sugaru Kemonotachi) del giallista giapponese Sone Keisuke, è un giallo dalle tinte noir in cui gli incastri perfetti ed imprevedibili di tarantiniana memoria seducono lo spettatore fino alla parola fine; seppur sia chiaro sin dalle prime immagini che la borsa sarà il fulcro della storia, l’entrata in scena di così tanti personaggi diversi e l’intreccio che ne consegue tiene alta la tensione, costruendo una struttura a un tempo ingegnosa e articolata. Il resto lo fa il talentuoso cast; oltre alla già citata Jeon Do-yeon, si fanno notare il popolare divo Jung Woo-sung nel ruolo del funzionario delle dogane Tae-young e Yoon Jae-moon nel ruolo del detective, ma Beasts Clawing at Straws è un film corale, dove ognuno ha interpretato alla perfezione il proprio personaggio, siano essi protagonisti o comprimari. Musica, fotografia e montaggio chiudono il cerchio; mentre la borsa troverà la sua giusta collocazione finale.

Michela Aloisi

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