Si vive una volta sola: la vita che vorrei
Film d’apertura della 26ma edizione del Far East Film Festival, YOLO: You only live once di Jia Ling ha già stravinto al botteghino, incassando circa 2 milioni di dollari nelle prime 5 settimane di programmazione; remake abbastanza fedele del giapponese 100 Yen Love di Masaharu Take del 2014, ne differisce fondamentalmente grazie alla interpretazione della stessa attrice/regista Jia Ling ed alla sua reale trasformazione fisica durante le riprese.
Proveniente dal mondo della stand up, la comedian Jia Ling ha dimostrato nel 2021, con il suo divertente Hi, Mom, in cui interpreta una figlia addolorata dalla morte improvvisa della madre che si ritrova catapultata nel passato ed incontra la giovane madre, tentando di migliorare il futuro di entrambe (un po’ come Marty McFLy in Ritorno al Futuro), di essere anche una regista talentuosa e di successo; ora, con YOLO, ha spostato il dibattito sulla sua interpretazione che ricalca la tradizione trasformistica dei grandi attori americani, da Charlize Theron a Jared Leto per citarne un paio: e come De Niro mise su circa 30 kg per interpretare Toro Scatenato, la coraggiosa Jia Ling per interpretare Le Ying, giovane trentenne apatica e sovrappeso che grazie alla boxe riprende in mano la sua vita, è prima ingrassata di 20 kg per poi perderne 50 nel corso delle riprese, donando autenticità e pathos al suo personaggio.
Ma YOLO non è un film sul potere catartico dello sport che ti cambia la vita né un’opera di riscatto sociale; Le Ying è una donna, bullizzata fin da giovane, che negli anni si è lasciata andare, indulgendo alla pigrizia ed al cibo, e che ha, in fondo, perso di vista il proprio scopo nella vita. Lasciata dal fidanzato per la sua migliore amica, maltrattata dalla sorella di bell’aspetto, decide improvvisamente di andar via di casa e trovare un lavoro; sarà l’incontro casuale con l’allenatore di boxe Hao Kun (interpretato da Lei Jiaying) a mostrarle come nella vita sia importante reagire, combattere, per “vincere almeno una volta”. Ma forse anche questa è una bugia: e l’ennesima delusione, inflittale proprio dal Hao Kun, unita all’umiliazione subita da parte del pubblico di un talk show dove la cugina la porta per trovarle un lavoro, rompe gli argini della sopportazione e dell’indolenza; e Le Yang, tradita da tutti, dovrà decidere se cedere per sempre o trovare dentro di sé la forza per ricominciare.
E dopo la disperazione, la rinascita: partendo proprio dalla palestra di boxe, con un nuovo allenatore e una determinazione incrollabile. Le Yang sceglie di combattere, e di vincere davvero “almeno una volta nella vita”. Una dieta controllata, mesi di allenamento duro, rigido, per diventare una vera boxeur, con la mitica colonna sonora di Rocky a dare la carica, e infine il combattimento sul ring contro una vera professionista: una lotta impari, lei novellina al primo incontro, lei pugile navigata, ma Le Yang si batterà con tutte le sue forze. Perchè che vinca o perda l’incontro di boxe, ha vinto la sua partita con la vita, ritrovando la sua forma fisica e la forza di combattere e non più subire.
YOLO è un film d’ispirazione per tutti, mostrando che non è mai troppo tardi per credere fino in fondo in se stessi e cambiare la propria vita; e Jia Ling lo dimostra realmente, trasformando se stessa ed il proprio corpo durante le riprese. Senza perdere la sua innata verve comica da stand up comedian: in YOLO non mancano infatti l’ironia, le battute, la comicità amara, persino un pizzico di surrealtà; tutto è funzionale al ritmo della commedia, in cui Jia Ling ha dimostrato di essere maestra, sia come attrice che come regista.
Michela Aloisi