Da Bollywood con amore
L’amore visto con la lente colorata di Shekhar Kapur in un film che unisce con classe, eleganza ed allegria il tipico humor britannico alle commedie kitsch made in Bollywood; il frizzante What’s Love Got to Do with It vince meritatamente il premio Ugo Tognazzi per la miglior commedia alla Festa del Cinema di Roma 2022, raccontando una favola moderna che incanta.
In una Londra multietnica, la casa natia di Zoe (Lily James), giovane documentarista in ascesa, confina con quella della famiglia pakistana di Kazim (Shazad Latif); compagni di giochi e amici da sempre, si confronteranno sulla diversa idea di amore secondo la propria tradizione culturale. Mentre Zoe è spinta dalla madre Cath (una strepitosa Emma Thompson) ad incontrare uomini che ritiene adatti a lei, Kaz decide, a sorpresa, di seguire l’esempio del fratello e fare un matrimonio combinato. Sconcertata, Zoe decide di girare un documentario sulle sue nozze, Love Contractually (parodiando il romantico Love Actually).
Dopo infruttuosi incontri organizzati da una sorta di agenzia matrimoniale secondo le preferenze dello sposo e dei suoi genitori, Kazim verrà spinto dalla famiglia nello scegliere una giovane studentessa di Lahore; i protagonisti (ed il set) si spostano così nell’Asia meridionale, permettendo a Zoe di mostrare nel suo documentario le varie fasi del tipico matrimonio pakistano, tra musica balli e abiti variopinti. Conoscere la futura sposa farà nascere i dubbi di Kazim sulla scelta fatta, ma le pressioni familiari sono coattive; sarà il ritorno alla vita londinese il banco di prova della neo-coppia, mentre la proiezione di Love Contractually, comprendendo anche un’intervista alla sorella di Kazim, Jamila, allontanata dalla famiglia per la sua decisione di sposare un inglese, segnerà una crepa nei rapporti tra Zoe e la famiglia di Kaz. Ma le conseguenze, come in ogni commedia romantica, saranno a lieto fine.
Con richiami a Harry ti presento Sally e ad Harry Potter, tra la cool Londra e la sgargiante Lahore, il regista mette insieme una commedia ritmata e colorata, decisamente in stile Bollywood ma molto inglese, con una bella fotografia ed un cast perfetto; vincente poi il tema del confronto tra i due diversi modi di intendere amore e matrimonio, libero o combinato, o per meglio dire ‘assistito’. Kapur ci mostra pregi e difetti di entrambe le scelte, indicando che, forse, in medio stat virtus; come l’amore può nascere anche, nel tempo, da un matrimonio assistito, un matrimonio nato dalla passione spesso si conclude con un divorzio. What’s Love Got to Do with It è un film d’amore in tutte le sue forme e declinazioni, che dà risalto all’importanza della famiglia ma soprattutto alle scelte del cuore.
Michela Aloisi