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Tutte le mie notti

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VOTO: 7

La notte che cambiò due vite

Due donne, un incontro che cambierà la vita di entrambe. In una notte d’autunno, la quarantenne Veronica offre un passaggio alla diciassettenne Sara, ferita e sconvolta. Sullo sfondo, al telefono, un uomo misterioso. Tutte le mie notti, di Manfredi Lucibello, è un bel thriller psicologico, ottimamente interpretato dalle due protagoniste, una splendida e brava Barbara Bobulova ed una acerba ma bellissima e talentuosa Benedetta Porcaroli.

La storia sembra semplice, un soccorso inaspettato arriva alla giovane Sara, reduce da una brutta avventura; ma la storia si dipana infittendo la trama, intrecciando i personaggi, nessuno dei quali risulta essere ciò che appare. Da questo incontro, manovrato dietro le quinte dall’imprenditore Federico Vincenti, un impeccabile Alessio Boni, entrambe le donne usciranno rinnovate, nella vita e nell’anima. Veronica, intelligente e dotata ma totalmente priva di autostima, manipolata da Federico fin da giovanissima, a quarant’anni non ha una sua vita, è completamente dedita all’uomo, che ama di nascosto e quasi idolatra. Sara, studentessa ancora minorenne, ha fatto segretamente della sua bellezza il veicolo per una vita apparentemente facile e ricca. In una notte, la loro vita cambierà.

Un thriller psicologico semplice ma ben congegnato, due donne che si confrontano, si studiano, prendono le misure, e mano a mano che la trama si infittisce e poi si svela anche loro si mettono a nudo l’una con l’altra, trovando complicità e sostegno. Sullo sfondo, un uomo manipolatore che vede la sua vita in rovina ed è disposto a tutto per risalire la china; ma che vedrà il suo potere perdere presa ed il suo mondo crollare in contrappasso con la rinascita delle sue vittime. Una regia attenta e precisa, una fotografia incisiva (degni di nota i giochi di specchi, le immagini che si sdoppiano dando profondità alle anime), completano un quadro già interessante e coinvolgente.

Michela Aloisi

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