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Trieste Science + Fiction Festival 2019: presentazione

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Le meraviglie del possibile

Quest’anno Trieste è stata nominata Città Europea della Scienza 2020 e per festeggiare questo importante riconoscimento La Cappella Underground, come da tradizione, porterà nel capoluogo giuliano (dal 29 ottobre al 3 novembre) le migliori produzioni di genere fantastico con un’edizione del Trieste Science + Fiction Festival, la 19esima, che si annuncia ricca di ospiti e di pellicole da non perdere. Ed è grazie a questa sinergia che Trieste si trasformerà in una autentica città della scienza e della fantascienza. Motivo in più per rispondere all’appello, con noi di CineClandestino che non potevamo assolutamente mancare, partecipando alla kermesse in prima linea nelle vesti di media partner per raccontare in presa diretta la sei giorni festivaliera con recensioni e contributi sul campo.
Il programma è come sempre molto variegato, abbastanza da accontentare i diversi palati in circolazione. Con oltre trenta anteprime cinematografiche mondiali, internazionali e nazionali e tre concorsi alla presenza di registi, attori e autori da tutto il mondo, la kermesse prenderà il via con l’anteprima italiana di Little Joe, ipnotica e visivamente affascinante versione de L’invasione degli ultracorpi firmata da Jessica Hausner, per poi chiudere i battenti la sera del 3 novembre con la premiazione dei film vincitori delle varie sezioni e con la proiezione di Zombieland – Doppio colpo, dove il cast originale, il regista Ruben Fleischer e gli sceneggiatori del primo capitolo si riuniscono dieci anni dopo per l’attesissimo sequel che vedrà i quattro protagonisti alla caccia di nuove, evolute forme di zombie, in mezzo ad altri sopravvissuti. Nel mezzo una manciata di imperdibili preview che animeranno gli schermi delle location della manifestazione: il Politeama Rossetti, il Teatro Miela, il Cinema Ariston e la Casa del Cinema. Tra queste Iron Sky – The Coming Race di Timo Vuorensola, secondo capitolo di una delle commedie fantascientifiche più apprezzate degli ultimi anni, e Terminator – Destino oscuro, film che riunisce, per la prima volta dopo 28 anni le star della saga originale Linda Hamilton e Arnold Schwarzenegger, dando vita a una nuova ed elettrizzante avventura che riprende da dove ci aveva lasciati Terminator 2 – Il giorno del giudizio. Dietro la macchina da presa il regista Tim Miller, già autore del film Deadpool e della serie Netflix Love, Death & Robots. Tra gli altri titoli molto attesi si segnala anche Last Sunrise di Wen Ren, uno dei primi film di fantascienza realizzati in Cina e Ghost Town Anthology, un’opera ibrida del canadese Denis Côté, che dal 2005 si è guadagnato una solida reputazione nei maggiori festival internazionali come autore indipendente tanto in Canada quanto all’estero.
Nell’edizione 2019 il festival si prepara a festeggiare tre anniversari spaziali, celebrando altrettante pietre miliari del genere sci-fi attraverso numerose iniziative. Il primo anniversario sarà quello di Alien (1979), capolavoro di Ridley Scott e fortunatissimo cult fantascientifico che quest’anno compie i suoi primi 40 anni: per l’occasione, il film verrà proiettato al Trieste Science + Fiction in versione restaurata martedì 29 ottobre alle 17.00 al Rossetti. Il festival festeggerà poi i primi 20 anni di Matrix (1999) di Lana e Lilly Wachowski, che verrà proiettato in versione rimasterizzata domenica 3 novembre alle 11.00 al Rossetti. Grande attesa anche per il ritorno al cinema di Star Trek (1979) di Robert Wise, il primo film dedicato all’omonima serie fantascientifica che, a 40 anni dall’uscita nelle sale, verrà proiettato al festival in versione restaurata venerdì 1 novembre alle 11.00 al Rossetti.
Ma la kermesse giuliana è anche un’opportunità unica per incontrare pezzi da novanta del cinema fantascientifico e della Settima Arte in generale. Tra i molti ospiti attesi, il regista Brian Yuzna, presente alla manifestazione in veste di Presidente della giuria del Premio Asteroide e per festeggiare i primi 30 anni di Society – The Horror, che per l’occasione verrà proiettato in versione restaurata alla presenza del regista. Feroce metafora in salsa splatter sulla borghesia snob americana, il film è il fulminante esordio alla regia di Yuzna, nonché uno dei migliori horror sociopolitici dell’epoca. E non è tutto perché in quel di Trieste faranno la loro comparsa nomi del calibro del mago degli effetti speciali Phil Tippett, vincitore di due Premi Oscar© e celebre per il suo contributo visivo a Il ritorno dello Jedi e Jurassic Park; il documentarista Alexandre O. Philippe, che mercoledì 30 ottobre alle 17.00 al Rossetti presenterà in anteprima italiana Memory: The Origins of Alien, in cui racconta le inquietanti origini del celebre film di Ridley Scott, e Aldo Lado, regista di culto degli anni ‘70 di film come Chi l’ha vista morire?, La corta notte delle bambole di vetro, L’ultimo treno della notte e L’umanoide, firmato con lo pseudonimo di George B. Lewis. Quest’ultimo proiettato al festival sabato 2 novembre alle ore 20.00 al teatro Miela in una rara copia d’epoca 35mm proveniente dalla Cineteca di Bologna.
Con un parterre de rois del genere e una line-up che sulla carta si annuncia davvero succulenta, non ci resta che invitarvi a seguire con noi questa 19esima edizione attraverso le recensioni dei film in programma e le interviste ai protagonisti sbarcati in terra giuliana.

Francesco Del Grosso

Riepilogo recensioni per sezione della 19esima edizione del Trieste Science + Fiction Festival

Neon – Competition

Last Sunrise di Wen Ren

Sea Fever di Neasa Hardiman

Blind Spot di Patrick Mario Bernard e Pierre Trividic

Extra Ordinary di Mike Ahern ed Enda Loughman

Jesus Shows You the Way to the Highway di Miguel Llansó

Aniara di Pella Kågerman e Hugo Lilja

Neon – Out of Competition

Ghost Town Anthology di Denis Côté

Terminator: Dark Fate di Tim Miller

Zombieland; Double Tap di Ruben Fleischer

Little Joe di Jessica Hausner

Spazio Italia

Time Perspectives di Ciro Sorrentino

Cercando Valentina – Il mondo di Guido Crepax di Giancarlo Soldi

Futurologia

I Am Human di Elena Gaby e Taryn Southern

Classix

Society – The Horror di Brian Yuzna

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