La tv la fai tu
Nel suo lungo e fortunato percorso nel circuito festivaliero iniziato lo scorso gennaio con la première al Clermont-Ferrand International Short Film Festival 2023, dove si è aggiudicato una menzione speciale della giuria, per Things Unheard Of è giunto il momento di fare tappa anche in Italia. La prima kermesse nostrana a ospitare il cortometraggio scritto e diretto da Ramazan Kılıç è stata lo ShorTS International Film Festival, che lo ha selezionato nel concorso della sezione “Maremetraggio” della sua 24esima edizione. Poi da Trieste proseguirà il suo viaggio verso il sud dello stivale alla volta di Giffoni Valle Piana per prendere parte a un’altra prestigiosa vetrina, il Giffoni Film Festival.
La proiezione en plein air nel corso della manifestazione giuliana ha lasciato il segno in noi e nel resto del pubblico presente. Un segno soprattutto da un punto di vista emotivo con il corto del cineasta curdo che di emozioni al fruitore ne regala davvero tante. Things Unheard Of è infatti una di quelle opere capaci di pizzicare e al contempo accarezzare le corde del cuore facendole vibrare dal primo all’ultimo fotogramma utile. Prima la scrittura, poi la messa in quadro e le interpretazioni di un cast di non professionisti guidato dalla giovanissima Elanur Kılıç, fanno di una piccola storia un grande contenitore di emozioni cangianti, che sono quelle che ti restano attaccate anche al termine dei titoli di coda.
La storia è quella di una ragazzina curda che cerca di riportare il sorriso sul volto della nonna dopo la disattivazione della sua televisione da parte dell’esercito turco, che rappresentava l’unica finestra aperta sul mondo. Quella di Kılıç è una fiaba incastonata in un dramma dei giorni nostri, nel quale trova spazio anche il paragrafo di un capitolo di un classico romanzo di formazione. Al suo interno si concentrano i temi chiave di questa tipologia di racconto, oltre ad altri dal peso specifico rilevante che ci portano diritti alla censura legata al totalitarismo, alla violazione dei diritti e alla lotta quotidiana per farseli riconoscere. Sarà la bambina protagonista a farsi portabandiera di un pacifico quanto poetico atto di rivolta, che ci dimostrerà ancora una volta quanto il potere immaginifico possa fare breccia e portare un raggio di luce e di speranza nei momenti e nei luoghi più bui dell’esistenza umana.
Things Unheard Of è totalmente imperniato di quel realismo magico che recentemente abbiamo incontrato, conquistandoci, in film come Nezouh – Il buco nel cielo di Soudade Kaadan, Winners di Hassan Nazer o Lunana – Il villaggio alla fine del mondo di Pawo Choyning Dorji, che fa di queste opere, brevi o lunghe che siano, delle piccole perle di rara bellezza da custodire nel cassetto dei ricordi audiovisivi.
Francesco Del Grosso