
Schegge di Ottanta: Fuga per la vittoria
Un’altra occhiata al classico lungometraggio di John Huston datato 1981, magistrale esempio di cinema sportivo spettacolare e “morale”.
Un’altra occhiata al classico lungometraggio di John Huston datato 1981, magistrale esempio di cinema sportivo spettacolare e “morale”.
La nostra rubrica punta stavolta l’attenzione su uno dei numerosi cult-movie diretti dal Brian De Palma in versione “hitchcockiana”.
Il buon documentario “generazionale” sulla Londra anni sessanta di David Batty, narrato da Michael Caine, regala momenti di emozione.
Zach Braff dirige un film di attori (Caine, Freeman e Arkin) incentrato su terza età e crisi. In anteprima al Bif&st 2017 e presto in sala.
Il ritorno al cinema degli scatenati lllusionisti si attesta su un godibile binario d’intrattenimento, grazie alla regia di Jon M. Chu e al cast di lusso.
Un excursus sulla carriera di Paolo Sorrentino, autore che – a dispetto di un’indubitabile maestria formale – continua a dividere in misura sempre maggiore.
Diseguale, affascinante, ora ridondante e ora capace di folgorarti con un’inquadratura o una frase: il nuovo film di Sorrentino è come farsi un giro sulle montagne russe; anzi, svizzere.
Da Matthew Vaughn un’altra gemma di intelligente cinema action e fumettistico, per nulla riconducibile a banale intrattenimento per adolescenti.
L’attesissimo film di Christopher Nolan si rivela un’esperienza cinematografica totalizzante, da ammirare per il suo profondo umanesimo fuori dal tempo.
Senza infamia e senza lode, il film di Brad Anderson si dimostra incapace di affrontare di petto almeno uno dei numerosi generi alla propria portata. Presentato al Festival di Roma 2014.