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Second to None

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VOTO: 7

Quando conta solo arrivare primi

Si è già avuto modo di rimarcare altrove quanto ci sia parso opportuno il riconoscimento per Gridlock, cortometraggio del giovane regista Ian Hunt Duffy presentato in concorso al 10° Irish Film Festa, dove è stato premiato come miglior cortometraggio nella categoria live action. Analogo discorso possiamo ora fare per l’animazione. In questo caso ad arrivare primo è stato Second to None di Vincent Gallagher, il che, alla luce del titolo (e del soggetto) di tale corto, ci spingerebbe tranquillamente ad esclamare: non poteva andare in nessun altro modo. A parte le facezie, vista la qualità dei due corti premiati, c’è davvero da complimentarsi con la giuria del festival, composta per l’occasione da Oscar Cosulich (direttore artistico Future Film Festival), Barry Monahan (docente Film Studies, University City Cork) e Serenella Zanotti (docente Lingua e Traduzione Inglese, Università Roma Tre).

Del resto la presenza in giuria di Cosulich, che il cinema di animazione lo ama e lo studia da anni, era in tal senso una valida garanzia. Anche perché in questo particolare settore della produzione cinematografica sono sempre di più, in Irlanda, i lavori meritevoli di attenzione, come stanno ad indicare certi recenti successi internazionali: su tutti quelli la cui paternità appartiene al talentuosissimo Tomm Moore, cofondatore della Cartoon Saloon ed autore sia di The Secret of Kells (2009) che di Song of the Sea, (ovvero La canzone del mare, 2014).
Nel corto di Vincent Gallagher la più importante chiave di lettura è rappresentata senz’altro dalle ampie dosi di black humour, un qualcosa di cui la produzione artistica di entrambe le Isole Britanniche si fa vanto praticamente da sempre. Ed anche se quest’altro non può essere considerato in toto un lavoro di animazione (pur contenendone alcune tracce, al suo interno), è circostanza decisamente buffa e simpatica che nello stesso giorno in cui Second to None veniva premiato è stato di nuovo proiettato all’Irish Film Festa, a distanza di anni, uno dei corti più ferocemente esilaranti mai proposti dal cinema irlandese: The Carpenter and His Clumsy Wife di Peter Foott (anche lui tra gli ospiti di questa edizione, grazie al divertente lungometraggio The Young Offenders), impreziosito tra l’altro dalla voce narrante di Jim Sheridan.

In Second to None, corto curato in ogni dettaglio, la paradossale rivalità tra due anziani gemelli, che si contendono per una manciata di istanti il primato di essere umano più vecchio del pianeta, diviene pretesto di una sanguinolenta ma anche demenziale black comedy, durante la quale “l’eterno secondo” tenta in tutti i modi di eliminare il fratello. Ma i suoi folli piani sono ovviamente destinati a ritorcersi contro di lui! Con alcune gag micidiali, che sembrano prese a volte dai cartoni di Hanna & Barbera. Ma a sorprendere è anche la cura della messa in scena, l’attenzione rivolta ai personaggi e ai vari elementi scenografici, per cui ci preme ricordare che il giovane regista Vincent Gallagher (già autore del delizioso Love is a Sting) ha impiegato circa 7 mesi per realizzare, con la tecnica della stop motion, questo gioiellino di umor nero.

Stefano Coccia

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