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Ravenna Nightmare Film Fest 2018: bilancio

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Una ventata di novità

La XVI edizione del Ravenna Nightmare Film Fest ha portato una ventata di novità. A cominciare dalla sottoscritta, qui alla sua prima entusiastica esperienza come inviata. Un’esperienza completamente positiva, dalla bellissima accoglienza ed ospitalità ricevuta dall’organizzazione e dallo staff del festival, alla qualità e varietà dei film proposti. Infatti la vera novità di questa edizione è proprio la scelta del Direttore Artistico Franco Calandrini di affiancare al classico concorso per lungometraggi e cortometraggi delle interessanti sezioni speciali che arricchiscono il già nutrito calendario di eventi.

Iniziando con i vincitori di quest’anno, questi i premi assegnati:
Anello d’Oro al Miglior Film Lungometraggio a Bravo, Virtuoso! di Levon Minasian (Francia, Belgio, Armenia, 2017)
Anello d’Argento al Miglior Film Cortometraggio a Post mortem Mary di Joshua Long (Australia, 2018)
Premio della Critica alla Miglior Regia del Concorso Internazionale Lungometraggi a Totem di Jakub Charon (Polonia, 2017).
Una scelta difficile, considerato l’elevato standard dei film presentati, ma condivisa in gran parte anche dalla nostra Redazione.
Tra i lungometraggi, oltre ai vincitori si sono imposti alla nostra attenzione anche il dark thriller psicologico Perfect Skin di Kevin Chicken ed il caustico e surreale mediometraggio di animazione This Magnificent Cake di Marc James Roels e Emma De Swaef.
Personalmente ho apprezzato moltissimo l’intera sezione cortometraggi; oltre alla perla vincitrice mi sento di segnalare l’italiano Twinky Doo’s Magic World, l’anglosassone Who’s that at the back of the bus?, l’americano Bitten e lo spagnolo The Beast.

Per quanto riguarda le sezioni speciali, novità interessante è lo Showcase Emilia-Romagna – cinema e territorio, finestra di proiezioni dedicata all’attività cinematografica indipendente prodotta sul territorio regionale, i cui tre film in rassegna hanno toccato punti cruciali della nostra società, dalla rottura degli schemi e degli apriori della cultura cattolica de L’abbandono ai delicati temi del bullismo omofobico, della ricerca della propria identità sessuale e del desiderio di essere accettato ad ogni costo in una società che allontana il ‘diverso’, di Zen. Menzione a parte merita poi Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi, una sorprendente opera pop in cui è il teatro il grande protagonista, sul cui palcoscenico si svolge la storia della leader birmana, tra dittatori da operetta e coro greco.

Notevole anche la rassegna Ottobre Giapponese, in collaborazione con l’associazione per gli scambi culturali tra Italia e Giappone, che, in bilico tra presente e passato, ha incluso una retrospettiva sul maestro dell’animazione in stop-motion Kawamoto Kihachirò ma anche il nuovo film di Tsukamoto Shin’ya, lo stupefacente film in costume Zan (Killing)

E inoltre le sezioni Nightmare d’Essai, Nightmare School, Nightmare Disney (che ha presentato un delizioso Fantasy russo, The Last Warrior) e soprattutto Nightmare senza barriere, che ha proposto il documentario Il rumore della vittoria, sezione che vuole promuovere i contenuti, gli strumenti e le tecnologie che rendono possibile la fruizione dell’arte cinematografica anche alle persone sorde, ipovedenti e non vedenti.

Non solo intrattenimento dunque; la XVI edizione del Ravenna Nightmare Film Fest, The dark side of movies, ha allargato i propri confini, aprendosi oltre i generi, senza però allontanarsi da quella zona d’ombra che contiene il miglior cinema d’autore.

Michela Aloisi

Riepilogo recensioni per sezione della XVI edizione del Ravenna Nightmare Film Fest

Concorso Lungometraggi

Carga di Bruno Gascon

Chimera di Maurice Haeems

Perfect Skin di Kenin Chicken

Totem di Jakub Charon

Horizons di Svetislav Dragomirović

This Magnificent Cake! di Marc James Roels ed Emma De Swaef

Bravo, Virtuoso! di Lévon Minasian

Isabelle di Robert Heydon

Concorso Cortometraggi

Ravenna Nightmare – Concorso Cortometraggi: panoramica

Intervista ai Licaoni e a Guglielmo Favilla per “Twinky Doo’s Magic World”

CONTEMPORANEA

Most beautiful Island di Ana Asensio

Ottobre Giapponese

Il libro dei morti di Kihachirō Kawamoto

Zan (Killing)  di Shin’ya Tsukamoto

Nightmare D’Essai

Poesia senza fine di Alejandro Jodorowsky

Thelma di Joachim Trier

Una luna chiamata Europa di Kornél Mundruczó

Tito e gli alieni di Paola Randi

Showcase Emilia-Romagna: Cinema e Territorio

Zen sul ghiaccio sottile di Margherita Ferri

L’abbandono di Ugo Frosi

Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi di Marco Martinelli

Nightmare Disney

The Last Warrior di Dmitry Dyachenko

Nightmare Senza Barriere

Il rumore della vittoria di Ilaria Galbusera e Antonino Guzzardi

Approfondimenti

Intervista ad Ana Asensio

Intervista a Marco Martinelli

 

 

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