La fiera delle bugie
Talvolta i sogni possono diventare realtà. Quando meno te lo aspetti. È quello che accade a Toni, il protagonista di Perfetta illusione, il nuovo lungometraggio del regista partenopeo Pappi Corsicato (Libera, I buchi neri, Chimera), che ritorna al cinema esattamente dieci anni dopo Il volto di un’altra. Sembra quasi un ritorno alla sua prima filmografia, basti citare Chimera, uno dei titoli meno noti, in cui le illusioni si scontravano, inevitabilmente, con la dura veridicità dei fatti. Il film è stato presentato fuori concorso alla 40° edizione del Torino Film Festival.
Toni (Giuseppe Maggio) è sposato con Paola (Margherita Vicario). La sua vita scorre tra un noioso lavoro in un centro benessere e i suoi doveri coniugali. L’incontro/scontro con Chiara (Carolina Sala), una giovane appartenente alla Milano che conta e figlia di due importanti collezionisti d’arte, segna una svolta nella vita del ragazzo, risvegliando l’innata passione per la pittura e l’inizio di una nuova fase che lo vedrà diviso tra lei e sua moglie, facendogli perdere il senso della realtà. Fino a quando si è disposti a osare per poter vedere realizzati i propri sogni?
Partendo da una sceneggiatura scritta insieme a Luca Infascelli, Corsicato si concentra su un triangolo amoroso e su una fitta rete di bugie con la sola illusione di poter realizzare i propri sogni. Il protagonista interpretato da Giuseppe Maggio sceglie di mentire alla ragazza che lo aiuta nella realizzazione della sua prima mostra, illudendola e non mostrandosi per quel che è veramente. Purtroppo, le premesse per una storia che poteva col tempo culminare in un qualcosa di veramente clamoroso, si rivelano fin dalla prima parte dell’opera in una lunga serie di sotterfugi già visti e rivisti, che non lasciano spazio a nessun tipo di immaginazione. L’impressione che si ha nell’assistere a Perfetta illusione è quello di un’opera divisa a metà tra realtà e finzione. Si, finzione, perché è quello che fa il protagonista, scegliendo di condurre una doppia vita che lo porterà alla realizzazione del suo sogno. Milano, la città dove è ambientata la vicenda, si rivela una location perfetta, poiché i suoi locali di tendenza, gallerie d’arte e palazzi dall’architettura moderna fanno da sfondo a una trama in cui si parla di Arte Contemporanea e di artisti e critici affermati. Margherita Vicario e Carolina Sala, le due interpreti femminili, diverse fisicamente e caratterialmente, riescono a mostrare con grande bravura pregi e difetti dei loro personaggi. Non convince pienamente il personaggio di Toni, seppur ben interpretato da Giuseppe Maggio, lo spettatore non riesce a cogliere quale sia la sua vera natura e che emozioni prova realmente. Purtroppo, la sceneggiatura non aiuta a descrivere nei dettagli lo stato emotivo di alcuni personaggi e alcuni espedienti narrativi finiscono con il disorientare lo spettatore. Perfetta illusione poteva osare di più, ma preferisce restare in superficie, anziché scavare nell’intimo più profondo.
Giovanna Asia Savino