Rassegna stampa
Impossibile resistere al fascino del vecchio West e delle sue storie archetipiche. Lo dimostra anche questo Notizie dal mondo, lungometraggio che segna la prima escursione nel genere di due veterani cinematografici del calibro di Tom Hanks e Paul Greengrass, rispettivamente protagonista e regista dell’opera in questione. Un’accoppiata artistica di lusso che si ricompone a sette anni di distanza da Captain Phillips (2013), peraltro replicando un personaggio affine non solo nel grado ma anche nell’animo, solamente collocato in un’epoca differente dalla contemporaneità.
Ci troviamo dunque nella seconda metà dell’Ottocento. In un Texas brullo e desolato dove la sconfitta nella Guerra di Secessione ha lasciato ferite assai difficili da rimarginare. Molti non hanno accettato la resa sudista, altri se ne sono fatti una ragione. Tra questi ultimi il capitano Jefferson Kidd (Hanks), che gira lo stato incaricandosi del curioso mestiere di divulgatore di notizie in luoghi dove la modernità non è ancora comparsa. Durante uno dei suoi spostamenti si imbatte in una ragazzina di ceppo germanico allevata dai nativi dopo lo sterminio della sua famiglia. La sua missione, da questo momento, sarà quella di scortare, tra mille pericoli, Johanna (questo il nome dell’adolescente) fino agli ultimi parenti a lei rimasti.
Nonostante si trovi alle prese con un genere per lui inedito nonché ricco di illustre storia pregressa, Paul Greengrass – anche sceneggiatore assieme allo specialista di viaggi esistenziali Luke Davies (suo anche lo script di Lion – La strada verso casa, 2016), ispirati dal romanzo omonimo di Paulette Jiles – non arretra di un millimetro rispetto al fulcro centrale della propria poetica. Quello cioè di mettere i personaggi principali del suo cinema di fronte ad una scelta puramente etica in condizioni a dir poco ostili. E nessuno meglio di Tom Hanks, in questo specifico caso come nel già menzionato Captain Phillips, è in grado di rappresentare il volto integro di un’America che appare sperduta nella ricerca dei valori democratici che gli vengono convenzionalmente attribuiti. Risulta dunque abbastanza chiaro sin dalle prime sequenze come Notizie dal mondo (News of the World in originale) si rispecchi socio-politicamente nella realtà attuale degli Stati Uniti, dilaniati dal quadriennio di presidenza Trump e in attesa di una coesione che probabilmente non si è mai verificata in senso compiuto. Osservato in questa chiave il capitano Kidd appare come una sorta di Don Chisciotte impegnato nell’impossibile missione di combattere il pregiudizio con l’unica arma possibile in suo possesso: quella della cultura da opporre all’ignoranza. Ne scaturisce un film “nobile” nel senso letterale del termine, formalmente impeccabile nei suoi richiami classici – John Ford e Sentieri selvaggi in primis, citato quasi letteralmente in alcune sequenze – ma forse eccessivamente programmatico, e quindi con effetto vagamente didascalico, nel suo farsi metafora del presente. Senza troppe sfumature Notizie dal mondo presenta allo spettatore un Sud degli Stati Uniti quasi del tutto immoto nella propria incapacità di riconoscere il “diverso”, sia esso bianco di opinioni progressiste come il protagonista o di etnia differente, come i nativi o la ragazzina da loro allevata, e quindi marchiata per sempre. L’unica, salutare, ambiguità, il film la riserva per il finale, in cui s’intravedono i prodromi di un articolato discorso sull’informazione – più che mai necessaria, allora come ora – che diviene show spettacolare, in cui risulta impossibile separare la verità dall’invenzione.
Dispiace comunque non aver potuto ammirare Notizie dal mondo nello splendore del grande schermo, visto che Netflix lo ha collocato direttamente sulla sua piattaforma a causa della pandemia in corso. Perché le numerose sequenze d’azione confermano la superba maestria di Greengrass nel saper orchestrare la macchina da presa in contesti caotici e la performance attoriale della giovanissima attrice tedesca Helena Zengel (nella parte ovviamente di Johanna) si rivela di assoluta eccezione, riuscendo a creare con Tom Hanks un feeling praticamente perfetto. Non sufficiente a considerare un lungometraggio come Notizie dal mondo una resurrezione del genere western fuori tempo massimo; ma se la domanda da porre è se sia o meno un’opera da vedere, la risposta non può che essere affermativa.
Daniele De Angelis