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Nel mondo

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VOTO: 7

Nascituri te salutant!

Presentato in concorso al Filmmaker Festival di Milano e lì proiettato il 19 novembre, presso il cinema Beltrade, Nel mondo è un documentario che stupisce per come semplicità e coraggio possano andare a braccetto, dal punto di vista cinematografico, generando una proficua armonia.
Semplicità, perché tale lavoro si presenta quasi senza filtri per quello che è, ovvero la minuziosa cronaca della crescita di un bambino, dello svilupparsi per tappe della sua relazione col mondo circostante, dalla nascita fino al compimento del primo anno di vita. Seguendo quindi cronologicamente l’alternarsi delle stagioni. Quasi che lo spirito dei film, pur diversissimi, realizzati da un Kim Ki-duk come anche da un Franco Piavoli, aleggiasse nella stanzetta del bimbo. Ma ci vuole anche tanto coraggio per girare un film del genere, mettendosi in gioco personalmente. Sì, perché il documentarista Danilo Monte, già autore di opere molto apprezzate come Memorie, In viaggio verso Auschwitz e Vita Nova, a partire dal maggio del 2017 si è deciso a filmare prima la nascita e poi le prime esperienze nel mondo di Alessandro, figlio suo e di Laura D’Amore, la cui complicità e totale dedizione al progetto è stata quindi fondamentale. Le scene di intimità domestica che la coppia ha voluto in tal modo donare sono così personali, così delicate, così schiette, che si finisce per restare stregati dalla quotidianità di tali momenti. Un evento luttuoso fa poi da contraltare in famiglia al gioioso avvento del fiocco azzurro, come a suggellare laconicamente il ciclo eterno della morte e della vita.

La presa emotiva così basica ed al contempo pervasiva di tale soggetto è stata pertanto sviluppata con la collaborazione dello sceneggiatore Alessandro Aniballi (A pugni chiusi di Pierpaolo De Santis, 2016, più alcuni episodi de Il Commissario Rex girati nel 2015, tra i suoi lavori più recenti), con esiti resi apprezzabili sullo schermo anche dal prezioso, armonico accompagnamento musicale: la colonna sonora è stata difatti curata dai Giulia’s Mother (nomen omen, essendo qui di scena la maternità), band piemontese emergente composta da Andrea Baileni (voce e chitarra) e Carlo Fasciano (batteria). Il loro album di debutto, Truth, era stato così definito dalla rivista Rumore: “un gioiello simile ad un manufatto senza tempo”. Senza tempo sono anche le immagini di questo film, Nel mondo, in cui l’affetto per il neonato palpabile in ogni inquadratura non ha comunque conseguenze stucchevoli, visto che il regista e la sua compagna di vita si sono messi in gioco totalmente, raccontando anche gli aspetti meno gradevoli dell’essere genitori con un bel mix di sincerità e ironia: dai pianti notturni senza fine, col bimbo addirittura cullato in scene gustosissime da un brano di Celentano canticchiato dal padre o dai classici della musica punk, ad una incontrollabile cacchina a spruzzo mostrata al mondo senza falsi pudori.

Stefano Coccia

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