Che le danze abbiano inizio
Lo storico lungomare con le sculture di Arnaldo Pomodoro fa da cornice perfetta per una manifestazione stimolante e ricca di spunti come la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro. Il festival, giunto quest’anno alla sua cinquantacinquesima edizione, aprirà la torrida stagione estiva con una settimana ricca di proiezioni, incontri, dibattiti, per un copioso numero di lungometraggi contemporanei e del passato, di cortometraggi e di omaggi a personalità del cinema di ieri e di oggi.
Tutto avrà inizio sabato 15 giugno, sotto la direzione artistica di Pedro Armocida, con la proiezione in piazza dell’ormai cult Butch Cassidy, diretto nel 1969 da George Roy Hill. Ciò che avremo modo di vedere nei giorni successivi, tuttavia, sarà perfettamente all’altezza di tale, entusiasmante apertura.
Per quanto riguarda la sezione del concorso, saranno ben sette i lungometraggi provenienti da tutto il mondo a contendersi il Premio Lino Micciché. Da Bring Me the Head of Carmen M. di Felipe Bragança e Catarina Wallenstein a Demons di Daniel Hui, da The Kamagasaki Cauldron War di Leo Sato a That Cloud Never Left di Yashaswini Raghunandan, senza dimenticare Nona. Si me mojan, yo los quemo di Camila José Donoso, Inland/Meseta di Juan Palacios e Square di Karolina Bregula. Chi di loro sarà ritenuto il migliore? Saprà dircelo la giuria professionale composta da Olimpia Carlisi, Amir Naderi e Andrea Sartoretti, insieme a una giuria collaterale formata da giovani studenti.
Al di là del già di per sé interessante concorso ufficiale, vi sono numerose sezioni altrettanto degne di nota, quali una personale dedicata all’artista e cineasta statunitense Lee Anne Schmitt, un omaggio alla trasmissione Fuori Orario – Cose mai viste (in occasione dei trent’anni dalla sua nascita), la sezione Satellite. Visioni per il Cinema futuro, dedicata al cinema italiano extra-industriale e composta da opere prime e inediti (accompagnata dalla monografia Ieri, oggi e domani. Il cinema di genere in Italia, curata da Boris Sollazzo e Pedro Armocida ed edita da Marsilio) e, infine, un particolare focus sul cinema russo e sul cinema spagnolo contemporanei declinati al femminile, grazie allo sguardo di talentuose registe all’avanguardia.
In poche parole, una vasta, vastissima offerta. Troppo vasta? Assolutamente no. La Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, infatti, proprio per il suo sguardo così attento nei confronti del cinema d’avanguardia, con, qua e là, un gradito tocco maggiormente main stream, si conferma ogni anno come una delle manifestazioni cinematografiche più interessanti della Penisola.
In attesa di cominciare, dunque, ci pregustiamo le soleggiate giornate lungo le strade dell’affascinante Pesaro. Pronti, ancora una volta, a tuffarci in una nuova, appassionante avventura.
Marina Pavido
Riepilogo recensioni per sezione dalla Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro 2019
Concorso Nuovo Cinema Pesaro
Bring Me the Head of Carmen M. di Felipe Bragança e Catarina Wallenstein
Demons di Daniel Hui
Square di Karolina Bregula
The Kamagasaki Cauldron War di Leo Sato
Inland/Meseta di Juan Palacios
That Cloud Never Left di Yashaswini Raghunandan
Nona. Si me mojan, yo los quemo di Camila José Donoso
Sguardi Femminili Russi
Engineer Fedorovich di Elena Murganova
Focus Cinema Spagnolo
A estación violenta di Anxos Fazáns
Trinta Lumes di Diana Toucedo
Ieri, oggi, domani. Il Cinema di genere in Italia
L’ultimo capodanno di Marco Risi
Retrospettiva Lee Anne Schmitt
30 anni di Fuori Orario
Garoto di Julio Bressane
L’Aquarium et la Nation di Jean-Marie Straub
Waiting di Amir Naderi
Eventi Speciali
Rushing Green With Horses di Ute Aurand