Horror in Quebec
Neve bianco latte e horror rosso sangue si intrecciano nell’oscuro ed originale cortometraggio Landgraves di Jean-François Leblanc, in concorso alla 19° edizione delle Giornate del Cinema Quebecchese in Italia. Venti minuti di thriller e tensione accompagnati dalla musica Heavy Metal dei Landgraves, alle prese con la registrazione del nuovo album a 3 anni dalla scarcerazione, dopo aver scontato una condanna di 11 anni per omicidio.
Un giovane giornalista si reca nel loro studio isolato nel bosco innevato per intervistarli; dalla musica al truce racconto della notte dell’assassinio, il passo è breve. Spinto dalla curiosità, il reporter seguirà i due nelle profondità della foresta fino al capanno del delitto; ma un’inattesa tempesta di neve li bloccherà li per la notte.
Un Quebec tutto noir, quello descritto da Leblanc; dalle sonorità al bianco della neve, che inquieta anziché regalare purezza allo sguardo, dalle atmosfere cupe e poco rassicuranti all’ottima interpretazione del duo metal, giornalista e spettatore vengono risucchiati nell’incubo senza possibilità alcuna di impedirlo. Il giovane reporter, d’altro canto, incarna perfettamente l’icona della ‘vittima sacrificale’: non sufficientemente accattivante per sperare in una ‘notte senza danni’, sposta invece la simpatia di chi guarda verso la band omicida; e ben venga allora il finale grottesco e quasi ironico, ciliegina su una torta dagli ingredienti ben scelti ed accuratamente mescolati.
Michela Aloisi