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Jacopetti, we get the mondo we deserve

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Youtube cane

Al momento in cui scriviamo, i cinque video di maggior tendenza (attenzione, non i più visualizzati, ma quelli in cima alla lista della voce tendenze) della localizzazione italiana di Youtube sono:

1- Terremoto Centro Italia 26 Ottobre 2016: tremano i lampadari a Roma (di Vista Agenzia Televisiva Nazionale)
2- Una mamma per amica: Di nuovo insieme | Trailer principale [HD] | Netflix (di Netflix Italia)
3- Lady Gaga Carpool Karaoke (di The Late Late Show with James Corden)
4- IL MIGLIOR LADRO ESISTENTE RITORNA! – Sneak Thief (di ➜FavijTV™)
5- Terremoto Italia tremblement de terre earthquake 26/10/2016 Italie Italy (di Libertafree Liberta)

La top 5 statunitense è invece:

1- Lady Gaga Carpool Karaoke (di The Late Late Show with James Corden)
2- Introducing Microsoft Surface Studio (di Surface)
3- Never Have I Ever with Martha Stewart, Snoop Dogg and Anna Kendrick (di TheEllenShow)
4- My Traumatizing Haunted House Experience (di theodd1sout comic)
5- Other Donald Trumps Throughout History (di CollegeHumor)

Mentre in Malesia le principali tendenze sono:

1- Neelofa ‘Belanja’ Lurah Dada Jadi Viral (di MNH Lensa)
2- 土豪怒甩50万现金砸碎店里所有iPhone Part 1 (di Moretify)
3- Awalnya Ia CUMA MEMANCING, TIBA-TIBA WARGA TERIAK.. LIHAT YANG TERJADI!! (di Berita Heboh)
4- TWICE(트와이스) “TT” M/V (di jypentertainment)
5- Mr Bean FULL EPISODE ᴴᴰ About 44 minute ★★★ Best Funny Cartoon for kid ► SPECIAL COLLECTION 2016 (di Mr Bear)

Viaggiare nella mappa del mondo Youtube (lo potete fare voi stessi, andando in fondo alla pagina e spuntando la voce “località contenuti”) significa abbracciare un intero universo antropologico. Un universo insospettabile, che ci vede minuscoli granelli inconsapevoli. Inconsapevoli perché minuscoli, minuscoli perché inconsapevoli. Fare zapping dei vari video più cool in un determinato Paese dice molto più di qualsiasi saggio ragionato di ricerca, perché totalmente libero da barriere. Si può così anche aprire gli occhi su quanto infinitesimale sia la nostra prospettiva di burattini, controllati dal grande burattinaio Youtube: com’è possibile che video da milioni e milioni di visualizzazioni siano del tutto ignorati da noi? Eppure basta esplorare un po’ l’opzione sopra menzionata per rimanere a bocca aperta su come il nostro mondo sia davvero piccolo e cieco. Su quanto siamo controllati e felici. Su quanto ci vorrebbe uno sguardo dall’alto per capire.

Youtube non racconta, si limita a mostrare, ma facendo questo racconta. Per la precisione, racconta noi.

Ci è arrivato un libro che in quarta di copertina dice: “Insomma, oggi giorno quando guardiamo la televisione noi usiamo – molti usano fare – lo zapping, passano da un programma ad un altro perché si annoiano. In Mondo Cane anticipammo questa tecnica: non raccontavamo come i vecchi documentari della storia del posto dove si andava, ma sceglievamo, semplicemente, un avvenimento di quel posto e lo mostravamo. Questo avvenimento se era crudele, veniva seguito da un altro documento che invece era allegro e tirava su il morale e così via con l’alternarsi di scene che duravano non più di tre minuti e così via.”

Stiamo dicendo la stessa cosa?

Avevamo lasciato Fabrizio Fogliato qualche mese fa come istigatore alla sovversione scolastica, in quanto reo di tracciare linee gerarchiche della storia del cinema italiano dedite all’anarchia, dove Massimo Pirri aveva interi capitoli e Michelangelo Antonioni chi? Una storia del cinema italiano che esortava ad essere materia viva di messa in discussione continua, proponendo vie alternative alle solite note.

Lo ritroviamo in un nuovo, massiccio lavoro critico che lo vede stavolta affiancato da – tra le varie cose – il fondatore del Lodi Città Film Festival, Fabio Francione. Lo ritroviamo ancora una volta profondamente anarchico, ma allo stesso tempo molto più canonico di quanto era apparso in Italia: Ultimo Atto. Perché questa nuova tappa di “ricerca dell’Italia perduta” si sofferma su un autore e un genere che in oltre cinquant’anni non hanno mai smesso di far parlare di se, restando nomi conosciuti anche ai cinefili solo superficialmente preparati. Un genere che Fogliato aveva già iniziato a esplorare nel 2014 con Paolo Cavara – Gli occhi che guardano il mondo, ma che qui percorre a 360 gradi, a partire da lui.

Lui chi? Lui. Il giornalista che fece coppia con Indro Montanelli; lui, il soldato volontario nella seconda guerra mondiale che si dice abbia scattato le celeberrime foto di Mussolini a Piazzale Loreto (lui negava); lui, che fu denunciato per aver violentato una tredicenne e per evitare la condanna se la sposò; lui, che fu condannato per pornografia per aver pubblicato sul suo settimanale Cronache foto osé di Sophia Loren; lui che, spesso in coppia con Franco Prosperi, ha segnato in modo indelebile il cinema italiano e internazionale con un pugno di film (sette, spalmati nell’arco di tredici anni); lui, che in un’intervista poco prima di morire, disse che avrebbe cambiato il titolo del documentario a lui dedicato da “L’importanza di essere scomodo” a “Il VANTAGGIO di essere scomodo”.

E in effetti Gualtiero Jacopetti ha sempre fatto dell’abbattimento delle convenzioni socio-morali una missione di vita, un’esplorazione sentita, un tratto distintivo. A partire da quel Mondo Cane che nel 1962 diventò un successo e un caso mediatico clamorosi.

Ben prima dell’avvento del filone cannibal, l’Italia sconvolse e disgustò il cinema internazionale con un linguaggio del tutto inedito, un modo nuovo di concepire il documentario, quello dei mondo movie, o shockumentary, che ebbe vita florida per due decenni abbondanti (le direttive temporali del libro vanno dal 1962 al 1984).

Vedere oggi Jacopetti e i mondo movie non solo in Youtube, ma anche nei telegiornali e nell’informazione digitale non è affatto una forzatura: quell’amoralità atta alla spettacolarizzazione era già là, più di 50 anni fa.

Il grande pregio del libro di Fogliato e Francione – coppia, esattamente come Jacopetti e Prosperi – è quello di capire profondamente il linguaggio creato da Jacopetti & co, di omaggiarlo facendosi il più possibile da parte: come i mondo movie, come Youtube, i due autori mostrano, dando sì un’impronta ben definita (l’occhio mondo non è mai passivo, ha e dà una visione molto netta del soggetto in questione), ma intervenendo il minimo indispensabile.

Files dice il titolo e così è, una stratificazione multipla di documenti (spesso d’epoca) riportati nella loro forma originale, rendendo così il libro una somma di voci, più che una visione unitaria. Articoli di giornali, schede tecniche, interviste, scritti originali e appendice fotografica si incastrano per creare un mosaico filosofico dalla rara complessità e completezza, anziché un saggio di critica cinematografica. Il mondo movie e i suoi protagonisti vengono messi a nudo, non dissezionati: questo spetta ad ogni singolo lettore, nel modo che trova più congeniale e interessante. Mal D’Africa, L’Occhio Selvaggio, Angelo e Alfredo Castiglioni, Addio Zio Tom, Africa Dolce e Selvaggia, Franco Prosperi (è sua la citazione in quarta di copertina prima ricordata), Stanis Nievo, Antonio Climati…il senso d’onniscienza che offre il libro è indubbio, candidandosi di diritto a più completo libro in circolazione sul “mondo mondo”.

Fedeli alla lezione di Jacopetti, Fogliato e Francione propongono un viaggio che non giudica ma osserva. Un viaggio in cui il punto di partenza – introduzione di Refn, non capita tutti i giorni! – è forse uguale per tutti, ma di certo non quello di arrivo.

A proposito, in Nigeria oggi si guarda questo:

Come compito di casa (siamo pur sempre a scuola!), guardate cosa guardano in Iraq.

Riccardo Nuziale

fogliato-francione-jacopetti-filesJACOPETTI FILES – Biografia di un genere cinematografico italiano
di Fabrizio Fogliato e Fabio Francione
2016, Mimesis Edizione
418 pagine
Euro 30

 

 

 

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