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Incontro stampa sulla serie evento “Leonardo”

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Leonardo serie tv
Ph Angelo Turetta

Leonardo, un genio tra luci e ombre

Leonardo è la nuova serie evento di Rai1 prodotta da Lux Vide con Rai Fiction, Big Light Productions in associazione con France Télévisions, RTVE e Alfresco Pictures, co-prodotta e distribuita nel mondo da Sony Pictures Television, con un cast d’eccezione guidato da Aidan Turner (fra i vari ruoli si è fatto conoscere per quello di Kíli nella trilogia de Lo Hobbit diretta da Peter Jackson), Matilda De Angelis e Freddie Highmore (noto ai nostri spettatori, in particolare, per la serie The Good Doctor).
In quattro serate si pone al centro la storia di un genio, puntando molto sugli aspetti enigmatici della sua personalità e di un’esistenza in cui ha donato grandi opere. Questo progetto «vuole svelare il mistero di uno dei personaggi più affascinanti ed enigmatici della Storia. Conosciamo tutti le sue opere d’arte, ma il suo carattere è ancora ignoto. Cosa muoveva la sua infinita immaginazione? Quale travaglio nascondevano le sue più grandi creazioni? Chi era la donna misteriosa che ha ispirato il suo capolavoro perduto, “Leda col cigno”, di cui restano solo copie dalla simbologia enigmatica?» (dalla nota ufficiale).

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Matilda De Angelis – Ph Angelo Turetta

Avendo avuto modo di assistere in anteprima alla prima puntata, oltre a confermare l’alta qualità del cast artistico, va rilevata la grande cura sul piano tecnico (dai costumi di Alessandro Lai al direttore della fotografia, Steve Lawes), con i dettagli dei volti e dei gesti artistici che vengono esaltati dall’obiettivo della macchina da presa e, talvolta, dai tagli di luce (coerentemente con l’arte del protagonista).

Leonardo: sinossi ufficiale

Figlio illegittimo di un notaio della cittadina rurale di Vinci, in Toscana, Leonardo vive un’infanzia solitaria, guidata da un profondo bisogno di ricerca e scoperta. Con instancabile curiosità, spazia tra arte, scienza e tecnologia, infondendo in ogni disciplina una profonda e coraggiosa umanità, e liberandole dalle convenzioni del tempo, guidato da un intenso desiderio di svelare i segreti della Natura.

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Matilda De Angelis – Ph Fabio Lovino

La serie racconta l’enigma dell’uomo oltre il genio, attraverso una storia inedita e originale, fatta di mistero e passione che scava a fondo in una personalità complessa, rivelandone la straordinaria modernità e la profondissima umanità.
La prima puntata comincia presentando un Leonardo (Aidan Turner) poco più che ventenne che lavora come apprendista nella bottega di Andrea Del Verrocchio (Giancarlo Giannini) a Firenze, dove incontra Caterina da Cremona (Matilda De Angelis), che posa come modella.
Ogni episodio si concentra su una delle opere di Leonardo, alcune radicate nella memoria collettiva, altre meno note al grande pubblico: non solo dipinti, ma anche invenzioni, macchine da guerra, grandi sculture in bronzo.

Leonardo: l’incontro stampa

LE DICHIARAZIONI DEI PROTAGONISTI

Aidan Turner: «Un personaggio così importante deve attingere a una forma di verità. Mi sono preparato parlando con Frank Spotnitz, Steven Thompson e Dan Percival e in più, due settimane prima dell’inizio delle riprese, ho avuto la fortuna di visitare, da solo, una retrospettiva al Louvre. Ho potuto osservare il dettaglio, la maestosità, la realizzazione straordinaria delle sue opere: è stata un’esperienza epifanica. Ovviamente mi sono documentato su testi e attraverso internet e, quando sono arrivato sul set, ho cercato di lasciarmi andare nell’interazione con gli altri attori. Siamo riusciti a stabilire una connessione immediata con Matilda e a divertirci insieme nel preparare questi personaggi. Se ci fossimo lasciati coinvolgere troppo nelle prove, nell’aspetto serio del lavoro non saremmo riusciti ad ottenere lo stesso risultato anche perché alcune scene erano molto cariche emotivamente».

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Turner – Ph Fabio Lovino

Matilda De Angelis: «Caterina è il nome della madre di Leonardo e credo sia anche una dedica ad una figura femminile emblematica e difficilissima della sua vita per cui è stato divertente inventarsela, aggiungendo solo un po’ di mio e partendo da una sceneggiatura solidissima e un personaggio scritto meravigliosamente (autori F. Spotnitz, S. Thompson e Gabbie Asher, nda). Il set è stato fantastico e super sicuro sul piano delle misure anti covid. Per quanto riguarda il girare in lingua inglese mi sono impegnata moltissimo perché volevo reggere gli otto episodi. Non nascondo che sono stata sempre molto affascinata dalla figura di Leonardo da Vinci, conoscevo le sue opere e anche un po’ della sua follia, del mistero che lo circondava e mi colpiva il fatto che andasse a dissotterrare i corpi delle donne dalle tombe per condurre i suoi studi sull’anatomia femminile. Mi piace il fatto che la sua passione possa andare oltre i termini della ragione. Anche in virtù di questo, ricordo che Dan ci indicasse di mettere il cuore, di sentire noi per primi quello che provava il nostro personaggio, di non pensare se quello che stavamo dicendo fosse giusto per quel periodo; in più con Aidan mi sono trovata benissimo, c’è stata un’intesa immediata».

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De Angelis – Ph Fabio Lovino

Una curiosità: Matilda De Angelis, nella versione italiana, è stata doppiata da Myriam Catania, in quanto durante la fase di doppiaggio l’attrice si trovava a Venezia su un altro set, non era semplice spostarsi frequentemente (tenendo conto che è presente in tutti gli otto episodi della serie) perciò ha preferito ‘cedere’ il posto a chi avrebbe potuto dedicarsi con maggiore attenzione.

Freddie Highmore: «Uno degli aspetti che più mi affascina della mia parte (Stefano Giraldi, nda) consiste nel suo essere un investigatore che sta cercando di capire se Leonardo si sia macchiato o meno di un omicidio e vuole conoscere la verità. Bisogna vedere tutta la serie per capire se Stefano sia un amico o un nemico di Leonardo, ma una delle qualità che apprezzo di più è il fatto che sia una persona che vuole conoscere la verità: non è un investigatore tipico, che tende a prevaricare per estorcere una confessione, ma ha a cuore la verità e cerca di capire chi sia l’essere umano che sta dietro l’artista. Sono orgoglioso di aver fatto parte di questo progetto, è stato un onore lavorare insieme ad Aidan, che è straordinario nel ruolo di Leonardo, gli ha conferito una vulnerabilità e un’intensità avvincenti».

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Highmore, Turner e Cuevas – Ph Fabio Lovino

Giancarlo Giannini: «Mi sono divertito molto nell’incarnare Andrea Del Verrocchio, che, per quanto sia esistito veramente, va sempre tenuto presente che dietro il mestiere dell’attore ci sia un lavoro di fantasia. Noi lavoriamo nella finzione, gli attori raccontano delle favole. Verrocchio sapeva dipingere, aveva una bottega straordinaria dove hanno lavorato grandi artisti tra cui Leonardo, il quale è un po’ scugnizzo e lui ne forgia un pezzetto d’anima. Mi ha immediatamente colpito la sceneggiatura di questa serie, dove si evidenzia, tra i vari input forniti dal maestro, quello più importante: gli ha insegnato la luce, il controluce e la trasparenza (si vedrà già nella prima puntata, nda) e ha coniato la frase ‘l’allievo ha superato il maestro’ quando lo ha visto dipingere un angelo meraviglioso accanto a quello realizzato da lui».

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Ph Fabio Lovino

Alessandro Sperduti: «È stata una grandissima emozione prendere parte a questa serie dall’afflato internazionale. Parlare al mondo di Leonardo è un privilegio. Siamo riusciti a tornare a girare in un periodo molto difficile e avere la possibilità di stare sul set mi ha fatto sentire davvero fortunato. Tommaso Masini è un personaggio realmente esistito, non si sa molto su di lui ma pare che si fosse inventato di essere figlio di nobili quando in realtà non lo era. Questa voce che gira su di lui mi è stata molto utile per vestirne i panni poiché lo fa emergere come un uomo ambizioso e consapevole del proprio talento e usa tutti i mezzi possibili per arrivare per arrivare ai propri obiettivi, poi ovviamente si rende conto che davanti a sé ha un genio e deve accettare la situazione. Seguirà il suo amico per tanti anni finché non si renderà che per Leonardo è più importante l’arte dell’amicizia e quindi del calore umano e prenderà così le distanze».

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Ph Angelo Turetta

Giovanni Scifoni: «Sono onorato di aver fatto parte di questo progetto mastodontico. Il mio personaggio è un grande matematico e la qualità che mi affascina del punto di vista offerto da questa serie è che non si tratta solo della storia di Leonardo, ma anche del Rinascimento dell’uomo – quasi in antitesi al periodo che stiamo vivendo in cui l’umanità non sembra in grado di poter sconfiggere il virus. Quindi è un messaggio di speranza potentissimo, in cui ci viene ricordato come possiamo essere artefici del nostro futuro».

Leonardo serie tv
Ph Fabio Lovino

Completano il cast: Carlos Cuevas, James D’Arcy, Robin Renucci, Flavio Parenti, Miriam Dalmazio, Antonio De Matteo, Max Bennett, Gabriel Farnese, Freddy Drabble, Mattia Napoli, Gabriel Lo Giudice, Claudio Castrogiovanni, Sergio Albelli, Luca Guastini, Maria Vera Ratti, Pierpaolo Spollon, Gianmarco Saurino, Josafat Vagni, Erasmo Genzini, Francesca Chillemi, Massimo De Santis, Davide Iacopini.

LA DICHIARAZIONE DELLA DIRETTRICE DI RAI FICTION

Maria Pia Ammirati: «La serie ha un cast di eccellenza che è riuscito ad entrare nel vivo della biografia di un genio difficile e imprendibile come Leonardo, che aveva una vita complicata ed era ossessionato dalla perfezione. La bellezza di questo progetto sta nel fatto che registi e sceneggiatori, fotografia e scenografia sono entrati nella sua testa, senza mai abbandonare il suo punto di vista. Al centro ci sarà la sua passione per l’arte con le sue opere e gli straordinari disegni ma anche un amore vero. Assisterete a una biografia in cui la tensione sarà sempre altissima, con due grandi amori: uno per l’arte ed uno che, come una corda tesa, ci accompagnerà dalla prima all’ultima puntata. Inoltre, Leonardo celebra la grande cultura italiana».

LA PAROLA AI PRODUTTORI

Leonardo è la prima serie tv nata dall’alleanza che vede le televisioni del servizio pubblico europee unire le proprie forze per proporre produzioni che abbiano la forza di competere nel sempre più difficile e vario mercato dell’audiovisivo. Nello specifico vede collaborare Rai e France Televisivion, a cui poi si è aggiunta Sony Pictures Television (quest’ultima al lavoro anche nella distribuzione) e la spagnola Rtve.

Matilde Bernabei: «Se si vuole fare un grande progetto, si può collaborare tra broadcaster pubblici, distributori e produttori. Abbiamo voluto rendere nuovamente universale il genio di Leonardo, punta di diamante della nostra saga del Rinascimento che ha già avuto successo nel mondo con le tre stagioni de I Medici. Questo è il progetto che corona la saga».

Luca Bernabei: «Una co-produzione internazionale (costata ben 30 milioni di euro, nda) permette ad un progetto di viaggiare per il mondo. Sono idee alla radice della nostra cultura ed è importante che un continente continui a preservare l’idea delle proprie origini. Il genio fa paura, è imprevedibile e approcciarsi a un grande artista come Leonardo fa tremare i polsi. Per compiere questo cammino ci sono voluti tre anni di lavoro e cinque mesi di riprese in cui abbiamo ricostruito prima Firenze e quando ci siamo resi conto che a causa del Covid non saremmo potuti andare nel Nord Italia (per raffigurare il periodo in cui Leonardo è dagli Sforza, nda) abbiamo dovuto ricostruire anche Milano perché volevamo che i nostri attori girassero in sicurezza. Abbiamo cercato di rappresentare la curiosità di Leonardo,la sua sete di conoscenza.

Leonardo serie tv
dalla conferenza stampa

Questo artista ci insegna che l’orizzonte è un luogo dove tutto rinasce: rappresentare la sua storia per noi è un’esortazione a raccontare il genere umano e guardare oltre gli ostacoli. L’unico modo di compiere un’opera è farla insieme». ‘Prevenendo’ possibili critiche e rispondendo ad alcune domande dei giornalisti, Bernabei ha specificato come giustamente la serie sia un mix tra realtà e finzione: «Noi facciamo serie tv, non documentari. Abbiamo studiato tantissimo perché così è giusto che si faccia ed è il nostro modus operandi. Frank e Steve sono persone serie, ma sono sceneggiatori e hanno dovuto riempire dei punti oscuri».

COME HANNO LAVORATO GLI SCENEGGIATORI

Frank Spotnitz: «Abbiamo letto un numero esagerato di biografie, incontrato storici, avuto degli scambi con esperti. Abbiamo letto loro le nostre sceneggiature, ci siamo confrontati con tantissime fonti. La sfida principale era dire qualcosa di vero malgrado gli elementi di finzione, dare la possibilità di guardare la realtà di Leonardo e trovare una connessione con il mondo moderno. Abbiamo cercato di riferirci ad elementi reali il più possibile, per aiutare il pubblico a comprendere la genialità di Leonardo. Ma alla fine capirete perché non si è sentito parlare di Caterina da Cremona».

Leonardo serie tv
dalla conferenza stampa

Passando alla sfera privata, sin da subito lo spettatore assisterà a un elemento ‘discusso’ dell’artista e comunque presente all’epoca: «Abbiamo attinto da numerose fonti e ci siamo convinti che lui abbia avuto dei rapporti omosessuali. L’obbligo di verità nel ritrarre l’artista e l’uomo comprendeva anche questo aspetto. La conseguenza fortunata è stata quella di rendere la storia con Caterina ancora più commovente, perché non si basava sul sesso, aprendo una dimensione affettiva profonda», ha specificato Spotnitz.

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Turner e De Angelis – Ph Fabio Lovino

Su questo si è espresso anche il protagonista: «Non mostrare la sua omosessualità sarebbe stato strano. Non c’era motivo per non affrontala; ci è sembrata la cosa giusta da fare».

Steve Thompson: «Abbiamo selezionato otto opere d’arte e raccontato la realizzazione. Le scelte si sono basate sulle storie dietro queste opere ed ai conflitti che Leonardo ha dovuto superare per realizzarle e forgiarle, permeandole della sua essenza e dei suoi sentimenti. Si accompagnano a storie con una tensione drammatica: ad esempio la prima mappa dall’alto di Imola che ha disegnato. Sono opere che costituiscono la colonna della serie».

Leonardo serie tv
dalla conferenza stampa

Specifichiamo che la serie è già stata venduta in 120 Paesi, nel Regno Unito Amazon Prime Video si è aggiudicato i diritti e già si pensa fiduciosi a una seconda stagione.
Nel frattempo, per il pubblico italiano, l’appuntamento è a partire da martedì 23 marzo, in prima assoluta, alle h 21.25 su RaiUno.

Maria Lucia Tangorra

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