Riusciranno i nostri eroi a sorprenderci di nuovo?
Sono passati ben quattordici anni dall’uscita in sala del successo della Pixar Gli Incredibili – Una “normale” famiglia di supereroi. Quattordici anni in cui l’ormai celeberrima casa di produzione statunitense ha avuto modo di affermarsi sempre più all’interno del panorama cinematografico mondiale. Eppure, anche se di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia, i tanto amati supereroi che erano entrati nel cuore di grandi e piccini, non risultano affatto obsoleti. Al contrario, il sequel del suddetto lungometraggio – ossia Gli Incredibili 2 – è, fin dal giorno in cui è stata annunciata la sua imminente uscita, uno dei prodotti maggiormente attesi dal pubblico di tutto il mondo. Per l’occasione, la regia è stata affidata al due volte Premio Oscar Brad Bird, il quale già aveva diretto le prime gesta di questo singolare nucleo famigliare.
E così, dopo una lunga attesa, finalmente rivediamo l’intera famiglia Parr alle prese con la cattura del pericoloso Minatore che tanto li aveva fatti tribolare durante il primo film. Ed è proprio la scena finale di quest’ultimo ad aprire il presente sequel. Anche in questo caso, impietose direttive del Governo non vogliono che i supereroi possano collaborare con la giustizia; anche in questo caso, l’intera famiglia – insieme all’amico di sempre Lucius Best, in arte Siberius – troverà un modo per difendere la società. Sarà compito di Helen tornare a vestire i panni di Elastigirl, la quale, lavorando segretamente per conto del misterioso milionario Winston Deavor, avrà il difficile compito di stanare il pericoloso Ipnotizzaschermi. Sarà il momento, per lei, di abbandonare, dunque, i panni della casalinga e di lasciare al marito Bob il compito di occuparsi della casa e dei ragazzi, tra difficili compiti di matematica, primi amori e la scoperta di nuovi superpoteri.
Stessa famiglia, dunque, per un lungometraggio, in realtà, dalle finalità totalmente diverse rispetto al primo prodotto. Già dopo una sommaria lettura della sinossi, infatti, ben si può intuire che uno dei temi qui trattati sono le tanto controverse quote rosa (e, siamo certi, anche l’ondata del #me too ha avuto il suo peso). A tal proposito, l’energica Elastigirl si fa paladina dei diritti delle donne (ma anche, a suo modo, degli uomini), dimostrando che anche invertendo i ruoli, ognuno può riuscire in qualsiasi ambito diverso dal proprio. Basta metterci la passione e l’impegno giusti. E poi c’è lui: il tanto controverso Donald Trump. Non troppo velati riferimenti vengono fatti all’attuale governo e ad alcune, discutibili scelte. Eppure, questa volta, il Presidente non viene attaccato direttamente: il regista Brad Bird ha, al contrario, preferito mostrarsi malinconico nel conferire a un personaggio secondario le stesse, identiche fattezze dell’ex Presidente Barack Obama, con tanto di frase che lascia intendere una forte nostalgia da parte del popolo americano per il suo governo.
Un sequel politico come non mai, questo Gli Incredibili 2. Politico, ma anche – come di consueto per la Pixar – curato fin nel minimo dettaglio (sebbene con al proprio interno non pochi elementi telefonati a livello di scrittura), con vertiginose inquadrature e carrellate mozzafiato che, di volta in volta, ci mostrano le straordinarie imprese dei nostri supereroi. Ma dalla Pixar, si sa, ci si aspetta questo e altro. Sempre più raffinata e attenta al dettaglio nella realizzazione dei suoi lavori, l’importante casa di produzione sembra voler puntare, di solito, sempre più in alto. E anche se in molti vedranno nel presente lungometraggio una sorta di “passo indietro” per quanto riguarda la qualità del prodotto stesso, di certo in parecchi apprezzeranno questo necessario taglio votato all’attualità. Anche se, appunto, le brillanti sceneggiature e gli ipnotici effetti visivi di capolavori come Inside Out (2015) e Coco (2017) ci hanno, ormai, irrimediabilmente viziato.
Marina Pavido