Pazzi per l’arte
Con un’edizione essenziale ma dalle immagini particolarmente nitide, definite, torna sulla breccia per l’home video uno dei tanti titoli, che possono testimoniare l’interesse di alcuni cineasti nostrani per il thriller. Genere declinato a volte in forme piuttosto originali. Tale è il caso di Gioco pericoloso, lungometraggio di Lucio Pellegrino fatto uscire di recente in DVD da CG Entertainment. L’ambiente così particolare esplorato in questo morboso, ammiccante racconto cinematografico è infatti il mondo dell’arte contemporanea, di cui emergono un po’ alla volta luci e soprattutto ombre.
Da un noioso vernissage a un torbido triangolo amoroso il passo può essere molto breve, nel plot di Gioco pericoloso. Tendente a tratti all’esplorazione della crisi di coppia, a tratti agli orizzonti più sofisticati del thriller psicologico e in circostanze non così marginali all’affresco satirico di certe conventicole intellettuali indubbiamente snob e autoreferenziali, il soggetto è frutto di una collaborazione tra Elisa Fuksas e il regista stesso. La prima, in particolare, in quanto figlia del celebre dell’architetto Massimiliano Fuksas, deve essersi tolta qualche sassolino dalla scarpa, al momento di descrivere il clima che si respira a volte presso determinate “cricche” elitarie.
Ad ogni modo è proprio all’inaugurazione di una mostra che il protagonista. Carlo Paris, critico d’arte e scrittore in preda a una prolungata crisi creativa, incontra l’incontenibile Peter Drago, artista giovane e presuntuoso che si cimenta nella fotografia, nella pittura e in ardite installazioni cercando di continuo la provocazione. Con qualche buona intuizione, ma senza troppi scrupoli di natura etica. I due faranno presto amicizia, rapporto destinato però ben presto a incrinarsi per l’oscuro ruolo recitato da Giada Costanzi, esuberante ballerina legata sentimentalmente a Paris ma visibilmente turbata dall’apparire (o riapparire?) dell’altro nelle loro vite. Quali segreti si annidano quindi nel passato di ognuno?
Perfettamente incastonato in interni eleganti ma algidi, come pure nei selvatici scenari naturali del Circeo (a un certo punto viene persino evocato, assai ingombrante termine di paragone, Picnic ad Hanging Rock), il film di Lucio Pellegrino accarezza maliziosamente il genere, seducendo lo spettatore con la sua trama a incastri, ma coinvolgendolo più intimamente solo in parte, con qualche legittima riserva che si manifesta a partire dall’altalenante appeal dei personaggi principali (peraltro ben coadiuvati dalle presenze, sullo sfondo, di attrici come Tea Falco e Iaia Forte). Se infatti le differenti attitudini di Adriano Giannini (Carlo Paris) ed Eduardo Scarpetta (Peter Drago) creano qualche interessante, stimolante cortocircuito emotivo, il fatto che “l’oscuro oggetto del desiderio” di entrambi sia rappresentato dall’indiscutibile avvenenza di Elodie a.k.a. Giada, tutta fisicità ma sfumature emotive – e interpretative – pressoché assenti, qualche squilibrio in scena finisce per propiziarlo. La tensione resta comunque alta fino alla fine. Ovvero fino a un epilogo, teso a rimescolare completamente le carte, che ad alcuni potrà apparire geniale e ad altri forzato.
Riguardo al DVD edito da CG Entertainment, ribadita l’ottima cura visiva, poco altro da segnalare se non la presenza tra gli extra di un backstage che ha il merito di dare voce sia all’autore che ai protagonisti.
Stefano Coccia
Titolo originale: gioco pericoloso
Produzione: Italia, 2024
Regia: Lucio Pellegrini
Cast: Adriano Giannini, Tea Falco, Elena Lietti, Elodie, Eduardo Scarpetta, Iaia Forte
Categoria: Thriller
Durata: 98 minuti
Formato Video 16/9
Audio: Italiano Dolby Digital 5.1 / Italiano Dolby Digital 2.0 / Audiodescrizione
Sottotitoli: Italiano per non udenti Extra: Backstage







