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Festival MIX Milano 2016: presentazione

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Giro di boa

Giovedì 30 giugno il Festival MIX Milano apre le danze, festeggiando il traguardo importante delle trenta candeline, «un giro di boa impegnativo», ha sottolineato Filippo Del Corno, Assessore alla Cultura di Milano appena riconfermato dal sindaco neoeletto, Giuseppe Sala.
Effettivamente questa kermesse, dedicata al Cinema Gaylesbico e Queer Culture, è stata ed è una pietra miliare nel panorama nazionale e non, ma ancor più se si pensa allo sguardo della città meneghina. Da qui sono passati titoli e registi che altrimenti non avremmo potuto vedere o di cui il grande pubblico si è accorto solo in un secondo tempo, quando hanno avuto l’exploit – vedi il caso di Xavier Dolan. L’augurio è che possa proseguire sempre su questa strada rinnovandosi di edizione in edizione, senza mai perdere la propria natura e vocazione e facendo (ri)scoprire il «cinema come aggregazione». Quest’ultimo è un valore che il direttore Giampaolo Marzi conosce bene e che ha voglia di comunicare anche attraverso il festival MIX. Non resta, quindi, che introdurvi al programma pensato per questo 2016.
Si parte con Théo et Hugo dans le même bateau, diretto da Olivier Ducastel (che sarà presente insieme al co-protagonista Geoffrey Couët), una storia d’amore ambientata, tutta in una notte, a Parigi, pronta a trattare temi sensibili come la trasmissione dell’hiv. Anche Beautiful Something dello statunitense Joseph Graham vede intrecciarsi le vicende dei protagonisti di notte. Nel Concorso Lungometraggi saranno presentate anche tre anteprime italiane tra cui Liebmann della regista tedesca Jules Hermann, passato all’ultima Berlinale.
Sempre da festival stranieri – dal Sundance 2015 – arriva Tangerine di Sean Baker, girato in iPhone 5S. Protagonista è una prostituta transessuale che, dopo esser stata in carcere, va alla ricerca del suo protettore.
Sul piano della selezione documentaristica preparatevi perché verrete molto coinvolti emotivamente parlando. Per citarvene due, basti pensare a Kiki di Sara Jordenö, in cui viene indagata l’evoluzione della scena voguing (uno stile di danza contemporanea nato nei locali gay frequentati da latinoamericani e da afroamericani) o ancora Packed in a Trunk. The Lost Art of Edith Lake Wikinson di Michelle Bonayer e Jane Anderson. Quest’ultima è la pronipote della pittrice di cui il film rievoca la storia.
Al Festival MIX c’è spazio anche per cortometraggi (divisi in ben quattro sezioni) e opere che vedono dietro la macchina da presa autori nostrani pronti a raccontare la transessuale Romina Cecconi (ne La donna pipistrello di Francesco Belais e Matteo Tortora), il bullismo (Bullied to Death di Giovanni Coda), il percorso creativo del coreografo Alessandro Sciarroni (Aurora di Cosimo Terlizzi) e un ritratto di Principe Maurice Agosti, inventore del “teatro notturno” alla discoteca Cocoricò di Riccione (Principe Maurice #Tribute di Daniele Sartori).
Non possiamo non segnalarvi una chicca preziosissima, presentata con orgoglio in conferenza stampa da Cristina Zanetti di Immaginaria, storico Festival Internazionale del Cinema delle Donne, Ribelli, Lesbiche, Eccentriche con cui il MIX collabora. Venerdì primo luglio alle h 19 potrete vedere Una donna come Eva di Nouchka Van Brackel, film cult del ’79 sul lesbo-femminismo con Maria Schneider e Monique Van De Ven. In linea col carattere del Festival MIX Milano, si mischia così la memoria storica della militanza femminile con la contemporaneità.
Fatevi il vostro programma in dettaglio e partecipate anche voi alle proiezioni presso il Piccolo Teatro Strehler di Milano, dal 30 giugno al 3 luglio, intramezzate da azioni sonore e altri momenti  curati dalla NABA e animate, sul sagrato dello Strehler, da Leccomilano con MusicOnTheSteps per la direzione artistica di Protopapa e Simone Black Candy. Mi raccomando, però, stay tuned anche su questi schermi!

Maria Lucia Tangorra

Riepilogo recensioni per sezione del Festival MIX Milano

Concorso Lungometraggi

Closet Monster di Stephen Dunn

Ville-Marie di Guy Édoin

Théo et Hugo dans le même bateau di Olivier Ducastel e Jacques Martineau

Jason and Shirley di Sephen Winter

Barash di Michal Vinik

Liebmann di Jules Herrmann

De chica en chica di Sonia Sebastián

Documentari

Coming Out di Alden Peters

La donna pipistrello di Francesco Belais e Matteo Tortora

Kiki di Sara Jordenö

Scrum di Poppy Stockell

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