Cinema dai tre continenti
10 giorni di proiezioni, 42 film di cui 20 prime italiane e 2 prime mondiali, una tavola rotonda, incontri con gli autori, eventi speciali sul cinema e le culture dei 3 continenti che si terranno nei seguenti cinema: Cinema Godard della Fondazione Prada, Cineteca Milano Arlecchino, Cineteca Milano MIC e Auditorium San Fedele. 9 giorni di proiezioni online di ben 29 film del festival grazie alla potenziata partnership con Mymovies.
Sono questi i numeri della 33esima edizione del Festival del Cinema Africano, Asia e America Latina (FESCAAAL), che si terrà nella città meneghina dal 3 al 12 maggio 2024. Ad aprire la kermesse diretta da Annamaria Gallone e Alessandra Speciale sarà il film Fremont di Babak Jalali, già presentato tra gli altri in concorso alla Festa del Cinema di Roma 2023 e prossimamente nelle sale con Wanted Cinema. La chiusura invece sarà affidata a Noir Casablanca (Les Meutes) del marocchino Kamal Lazraq, vincitore del Premio della Giuria di “Un Certain Regard” al Festival di Cannes 2023, anch’esso previsto in uscita nei prossimi mesi grazie a Exit Media. Entrambe le pellicole sono entrate a fare parte della sezione “Flash” che raccoglie i film/evento del Festival: anteprime italiane o milanesi di rilievo che presentano le opere recenti di registi affermati, film acclamati dalla critica o premiati nei maggiori festival internazionali. Tra i titoli in programma: Until Tomorrow, secondo lungometraggio del regista iraniano Ali Asgar, che prosegue il suo ritratto dei giovani del Paese in lotta per il riconoscimento dei loro diritti; e Perdidos en la noche, nel quale Amat Escalante dipinge un quadro drammatico della società messicana, tra difesa dell’ambiente e lotta alla criminalità, attraverso la ricerca di giustizia del giovane figlio di un’attivista scomparsa.
Si prosegue con le tre vetrine competitive. La prima è “Finestre sul Mondo”, che propone un’accurata selezione di 9 film selezionati tra le ultime produzioni di fiction e documentari provenienti dai 3 continenti, 4 delle quali dirette da donne tra cui il vincitore del Grand Jury Prize al Sundance 2024, Sujo di Astrid Rondero e Fernanda Valadez, l’opera prima della camerunese Rosine Mbakam, Mambar Pierrette, oltre a El viento que arrasa della regista argentina Paula Hernández, interpretato da due attori del calibro di Alfredo Castro e Sergi Lopez. Quest’anno presiederà la Giuria Internazionale del FESCAAAL, un grande maestro del cinema, il pluripremiato regista filippino Lav Diaz a cui sarà dedicato un omaggio con la presentazione di alcuni film tra cui The Woman Who Left. Lo affiancheranno il regista iraniano Ali Asgari e la distributrice italiana Anastasia Plazzotta.
Competitiva è anche il “Concorso cortometraggi africani” che ospita i migliori brevi film (fiction e documentari) realizzati da registi provenienti da tutta l’Africa e dalla diaspora. La sezione ha l’obiettivo di promuovere i giovani registi africani ai loro primi passi nel cinema e di mostrare le nuove tendenze e le sperimentazioni del cinema africano. Tra i 10 cortometraggi selezionati in prima italiana tre corti di giovani registi inglesi afrodiscendenti: dal Festival di Locarno Pray, del pluripremiato scrittore Caleb Azumah Nelson al suo debutto alla regia, indaga il valore della fratellanza e della comunità dinnanzi al dolore di una perdita; dalla Berlinale 2024 Muna della regista Warda Mohamed sul senso di appartenenza alla propria cultura che una giovane di origine somala riscopre in modo inaspettato; la divertente commedia Festival of Slaps del regista Abdou Cissé in cui gli schiaffi di una madre nigeriana innescano una riflessione umoristica sugli stereotipi culturali. La terza invece è dedicata ai film di registi italiani (o stranieri residenti in Italia) e risponde al nome di “Extr’a”, nata con l’intento di raccontare un’Italia che si fa interprete della diversità culturale attraverso opere girate nei tre continenti o che hanno come soggetto le tematiche dell’Italia multiculturale. Tra i 13 film in concorso due prime mondiali: Saudade di Pietro Falcone, un documentario intimo e autobiografico che vede il regista in dialogo con la madre che da giovane ha lasciato per sempre il Brasile trasferendosi in Italia e Non piangere di Niccolò Corti sul viaggio per le nebbiose strade del Nord Italia di Mustafa e il figlio Chafik, ignaro di dove stiano andando. Ad assegnare i riconoscimenti di queste due sezioni una Giuria composta da tre critici cinematografici facenti parte del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI.
Chiudono il cartellone di questa 33esima edizione “E tutti ridono…”, la sezione più pop del festival incentrata sulle commedie, all’interno della quale sarà presentata la The Movie Emperor di Ning Hao interpretata dalla star di Hong Kong, Andy Lau; e il palinsesto del MiWorld Young Film Festival – MiWY, manifestazione cinematografica collaterale che è anche la prima e unica per le scuole in Italia interamente dedicata alla conoscenza delle cinematografie e delle culture di Africa, Asia e America Latina e alla promozione di percorsi di Educazione alla cittadinanza globale.
Francesco Del Grosso
Riepilogo recensioni per sezione della 33esima edizione del Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina
Concorso Lungometraggi “Finestre sul Mondo”
El viento que arrasa di Paula Hernández
Some Rain Must Fall di Qiu Yang
Valentina o la serenidad di Ángeles Cruz
Sujo di Astrid Rondero e Fernanda Valadez
Concorso Cortometraggi Africani
La voix des autres di Fatima Kaci
I Promise You Paradise di Morad Mostafa
Dusk di Awa Moctar Gueye
Muna di Warda Mohamed
Flash
Fremont di Babak Jalali
Perdidos en la noche di Amat Escalante
Until Tomorrow di Ali Asgari
Noir Casablanca di Kamal Lazraq
Extr’A
Non piangere di Niccolò Corti (cortometraggio)
Saudade di Pietro Falcone
The Meatseller di Margherita Giusti (cortometraggio)
My Name is Aseman di Gianluca Mangiasciutti e Ali Asgari (cortometraggio)
In una goccia di Valeria Weerasinghe (cortometraggio)
E tutti ridono…
The Movie Emperor di Ning Hao
Omaggio a Lav Diaz