Bombe a catinelle
“Un passionale noir della provincia italiana. Un capolavoro da riscoprire“. Con queste parole pubblicate su Ciak, Piera Detassis presentava ai lettori del magazine da lei diretto il film Estate violenta, firmato da Valerio Zurlini nel lontano 1959. E come darle torto, visto che si tratta di una delle opere meno celebrate tra quelle che vanno a comporre la meravigliosa e indimenticabile filmografia del regista bolognese, co-produzione italo-francese che a un anno di distanza si aggiudicò due nastri d’argento (migliore attrice a Eleonora Rossi Drago e miglior commento musicale a Mario Nascimbene), preceduti dal premio per la migliore attrice al Festival di Mar del Plata. Del resto, ci troviamo al cospetto di una pellicola che non riesce a raggiungere e a toccare le medesime vette degli straordinari Il deserto dei Tartari, Cronaca familiare o La prima notte di quiete, ciononostante ha dalla sua parte tutta una serie di elementi e caratteri di assoluto riguardo, tanto sul versante drammaturgico quanto da quello del lavoro davanti e dietro la macchina da presa. Melò, noir, dramma storico e in questo caso anche bellico, si fondono senza soluzione di continuità, per dare vita a un film che sa regalare grandi momenti di cinema e fortissime emozioni (il bombardamento sulla ferrovia, la fuga d’amore notturna di Carlo e Roberta, ma anche il sorvolo dell’aereo tedesco sulla spiaggia che getta nel panico i bagnanti presenti). Non sarà uno Zurlini all’apice del suo immenso talento, ma già qui le basi dei capolavori che verranno da lì a qualche anno traspaiono in maniera cristallina.
L’opera seconda del cineasta emiliano ci posta nella riviera romagnola, al seguito di Carlo. Il ragazzo conosce Roberta, una giovane vedova con una figlia. Intreccia con lei un’amicizia che diventa sempre più profonda, che sfocia in un grande amore. La sera del 25 luglio del 1943, il padre di Carlo, importante gerarca fascista, è costretto a fuggire e chiede al figlio di seguirlo. Ma Carlo rifiuta perché non vuole lasciare Roberta. Questo porta, naturalmente, a complicare la loro storia. In tal senso, è sufficiente dare uno sguardo alla sinossi per rintracciare immediatamente gran parte di quegli elementi (la commistione perfetta di registri, toni e generi, oltre alle ambientazioni) e di quelle tematiche (gli amori difficili e contrastati, la convergenza tra pubblico e privato) che hanno reso riconoscibile, caratterizzandolo, il cinema di Zurlini, al quale l’undicesima edizione della Festa del Cinema di Roma renderà omaggio con un’ampia retrospettiva, all’interno della quale figura anche Estate violenta.
Ben vengano, allora, iniziative come quella che andrà in scena il prossimo ottobre nel cartellone della kermesse capitolina, ma anche la recente distribuzione nel mercato home video della pellicola del 1959, se questo servirà in qualche modo ad avviare un percorso di (ri)scoperta della sua intera produzione, compresa quella meno celebrata (che comprende anche il filone documentaristico). Da questo punto di vista, l’uscita di Estate violenta, per la prima volta in dvd grazie a Mustang Entertainment, va proprio in questa direzione. Noi di Cineclandestino non ci siamo fatti sfuggire una simile opportunità e vi consigliamo di fare lo stesso, perché la riteniamo una vera e propria perla sino ad ora colpevolmente assente dal mercato home video; e più in generale dimenticata dagli storici del cinema e dagli addetti ai lavori. Ora il film è finalmente disponibile sugli scaffali, pronto per essere acquistato e inserito nella vostra videoteca casalinga, che con Estate violenta si arricchirà senza dubbio alcuno di un titolo di altissimo livello. Purtroppo la qualità audio e video del supporto non è delle migliori, con il film che meriterebbe un restauro per riportarlo al magnifico splendore del bianco e nero originale di un tempo, ma per il momento dobbiamo accontentarci. Segnaliamo la presenza nel comparto extra di un contributo davvero molto interessante dal titolo “E la chiamano estate”, che consiste in un’attenta e precisa analisi e introduzione al film da parte di Gianni Canova, docente IULM e critico cinematografico.
Francesco Del Grosso
Estate violenta
Regia: Valerio Zurlini Italia, Francia 1959 Durata: 93′
Cast: Jean-Louis Trintignant, Eleonora Rossi Drago, Jacqueline Sassard
Lingue: Italiano Dolby Digital 2.0
Sottotitoli: Italiano per non udenti Formato: 4/3 1.33:1
Extra: “E la chiamano estate”, Introduzione al film di Gianni Canova
Distribuzione: Mustang Entertainment