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Doctor Strange nel Multiverso della Follia

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VOTO: 7.5

Un fanta-horror Marvel tessuto dalle sapienti mani di Sam Reimi

Per addentrarci in uno dei migliori film Marvel degli ultimi due anni, è necessario avere ben presenti alcuni punti di questo vasto universo supereroistico. Il Dottor Stephen Strange (Benedict Cumberbatch) si sta ancora riprendendo dai drammatici eventi della guerra con Thanos vista in Avengers-Endgame (2019) e, contemporaneamente, deve fare i conti con alcuni decisivi fatti che hanno avuto luogo poco dopo. Uno si è visto nel brillante Spider-Man: No Way Home (2021), dove lo stregone è venuto a sapere dell’esistenza del Multiverso grazie alle peripezie dell’Uomo Ragno. Il Multiverso altro non è che una lunga serie di realtà alternative che sussistono l’una parallela all’altra: ognuna di queste, come si intuisce, è simile ma comunque diversa dal resto, tanto che una singola persona può essere morta in un universo, gioiosamente sposata nell’altro oppure essere disperatamente sola in un altro ancora e così via. Per Stephen Strange è difficile essere felice in questa realtà, dal momento che la donna che ha sempre amato, la dottoressa Christine Palmer (Rachel McAdams), è appena convolata a nozze con un altro uomo. E non è l’unico ad essere infelice, dal momento che Wanda Maximoff (Elizabeth Olsen) è sull’orlo della follia dopo gli accadimenti visti nella serie Wandavision (2021), andata in onda sulla piattaforma Disney+, e che costituiscono la seconda importante premessa della storia. Per lei, infatti, la morte tragica di Visione, il suo compagno, e l’aver dovuto rinunciare alla famiglia, e in particolare ai suoi due figli, sono traumi irreversibili. Grazie ai poteri oscuri del libro di magia nera “Darkhold”, Wanda, ora divenuta la Strega Scarlatta, ha deciso di scandagliare il multiverso alla ricerca, appunto, di una realtà in cui possa finalmente essere serena con i suoi bambini e libera dalla intensa tristezza che la attanaglia. Per ottenere questo, non esita a dare la caccia a una ragazza, America Chavez (Xochitl Gomez), bramando di ucciderla per ottenerne lo strabiliante potere, che è proprio quello di poter passare da una dimensione parallela all’altra, potere però che non è ancora in grado di dominare e che si attiva solo quando questa si sente mortalmente minacciata.
E’ un prologo complesso, dunque, ma visto che le vicende Marvel si svolgono ormai tra cicli di film e serie tv, non può essere altrimenti, anche perché lo scontro che si prepara potrebbe avere effetti profondi sul futuro di tutti i personaggi. La pazzia della strega, che sfocia in parecchie sequenze horror, costringe Strange a cercare prima l’alleanza del maestro Wong (Benedict Wong) e poi, quando questa si rivela insufficiente, ad attraversare assieme ad America più versioni del multiverso in cerca della chiave per contrastare e sconfiggere i poteri ormai quasi illimitati di Wanda. Ad aiutarlo c’è un’altra versione della sua Christine, versioni nuove di vecchie conoscenze e perfino altri Strange! Le sorprese e i colpi di scena, ve lo garantiamo, non mancano.
La mano geniale di Sam Raimi, regista di culto fin dagli anni ‘80, si vede e si apprezza lungo tutta la durata di Doctor Strange nel Multiverso della Follia.. Si susseguono episodi orrorifici (come mai non è vietato ai minori di 14 anni?), sequenze psichedeliche, allucinazioni, autocitazioni (immancabile il cameo di Bruce Campbell!) e composizioni di immagini oniriche ed evocative. Si tratta, indubitabilmente, del vero valore aggiunto di questo titolo, per un autore che sa perfettamente come costruire tensione, scandire i ritmi della narrazione e sorprendere e spiazzare lo spettatore. Su tutto c’è la sensazione di una minaccia inarrestabile, di un forza impossibile da battere, di una fuga disperata in cerca di una soluzione che potrebbe non esserci o potrebbe arrivare quando è già troppo tardi. L’unica via d’uscita è forse l’accettazione della realtà, quella in cui viviamo e perfino quella di cui probabilmente non siamo destinati a godere. Risentimento, rimorso e soprattutto rimpianti ci impediscono di vivere il presente e la mesta rassegnazione non è il modo migliore di superarli. Probabilmente è necessario affrontare le ferite del passato e cercare di sorridere a quello che di buono siamo riusciti comunque ad ottenere. Chissà se può bastare.
Finale esplosivo per quello che forse è al momento il miglior eroe Marvel su schermo.

Massimo Brigandì

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