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Berlinale 2017: presentazione

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Signore e signori vi preghiamo di prendere posto: lo spettacolo sta per iniziare

Insieme alla Mostra del Cinema di Venezia e al Festival di Cannes, la Berlinale, si sa, è ormai da anni uno degli appuntamenti cinematografici più attesi a livello internazionale. Ed ecco che, anche quest’anno, sta per aprirsi un altro capitolo della sua storia. Siamo arrivati, per l’esattezza, alla 67° edizione e, come tradizione vuole, ciò che sta per esserci presentato si preannuncia – malgrado perplessità e polemiche di routine – estremamente ricco e variegato.
Per quanto riguarda il concorso ufficiale, ad esempio, non poca curiosità ha destato il biopic Django, film di apertura diretto da Etienne Comar che mette in scena la vita del musicista Django Reinhardt. E che dire dell’attesissimo The Other Side of Hope, del maestro finlandese Aki Kaurismäki? Non c’è da stupirsi del fatto che si tratti di uno dei film su cui pubblico e critica hanno maggiormente riposto le speranze in quanto possibile Orso d’Oro, all’interno di un concorso giudicato ad una prima, sommaria lettura dei titoli presenti, di livello piuttosto medio. Ma non traiamo conclusioni affrettate. Di fatto, qualche nome di sicuro interesse c’è eccome. Basti pensare, ad esempio, al coreano Hong Sangsoo, con il suo On the Beach at Night Alone, a Teresa Villaverde (Colo), o a Sally Potter (The Party). E quali sorprese potranno riservare il film di animazione Have a Nice Day, del cinese Liu Jian o Ana, mon amour, di Călin Peter Netzer? Di sicuro, ce ne sarà per tutti i gusti!
Tra i lungometraggi che non concorreranno all’ambito Orso d’Oro, uno dei titoli di cui si è maggiormente parlato è senza dubbio T2 Trainspotting, diretto da Danny Boyle, nonché – non serve neanche dirlo – attesissimo sequel di quello che ormai è diventato vero e proprio cult della storia del cinema. Ma non dimentichiamo anche la partecipazione di Alex De La Iglesia, con il suo El bar o di Stanley Tucci, con Final Portrait, volendo solo fare qualche nome a caso.
Nessun italiano presente in competizione per l’Orso d’Oro, quest’anno. Eppure, all’Italia un importante riconoscimento andrà eccome. Basti pensare, infatti, al prossimo conferimento dell’Orso d’Oro alla Carriera alla costumista italiana Milena Canonero, entrata di diritto nella storia del cinema grazie ai costumi di pellicole del calibro di Arancia meccanica, Barry Lyndon, Shining, Momenti di gloria, Marie Antoinette e Grand Budapest Hotel – solo per citare alcuni titoli.
Ovviamente, però, il programma della Berlinale, come ogni anno, non si esaurisce qui. Di fatto ci sono anche le sezioni Panorama (dove troviamo il nostro connazionale Luca Guadagnino con il suo Chiamami col tuo nome, ad esempio), Forum e Generator, dove andare alla ricerca di perle della cinematografia di tutto il mondo non può che rivelarsi una sfida entusiasmante. Con l’unico rammarico che – di fatto – data la vastità del programma offertoci, sarà del tutto impossibile riuscire a recuperare anche solo la metà dei titoli presenti. Nonostante questo, però, siamo sicuri che anche questa 67° edizione – che vede come presidente di giuria il cineasta Paul Verhoeven, reduce dal successo del suo Elle, non ci deluderà. Basta soltanto lasciarsi incantare e trasportare da questa magica invenzione che è il Cinema.
Ed ora, bando alle ciance. Si spengano le luci e si faccia silenzio in sala: lo spettacolo sta per cominciare.

Marina Pavido

Riepilogo recensioni per sezione della sessantasettesima edizione della Berlinale

Concorso

Django di Etienne Comar

On Body and Soul di Ildikó Enyedi

Félicité di Alain Gomis

Wilde Maus di Josef Hader

Una mujer fantástica di Sebastián Lelio

Pokot di Agnieszka Holland

Mr. Long di Sabu

The Party di Sally Potter

The Other Side of Hope di Aki Kaurismäki

Beuys di Andres Veiel

Colo di Teresa Villaverde

Return to Montauk di Volker Schlöndorff

Ana, mon amour di Călin Peter Netzer

On the Beach at Night Alone di Hong Sang-soo

Fuori Concorso

Final Portrait di Stanley Tucci

El bar di Álex de la Iglesia

T2 Trainspotting di Danny Boyle

Logan di James Mangold

Sage femme di Martin Provost

Viceroy’s House di Gurinder Chadha

Panorama

I Am Not Your Negro di Raoul Peck

Dall’altra parte di Zrinko Ogresta

Honeygiver Among the Dogs di Dechen Roder

When the Day Had No Name di Teona Strugar Mitevska

The Wound di John Trengove

Hostages di Rezo Gigineishvili

Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino

Insyriated di Philippe Van Leeuw

1945 di Ferenc Török

God’s Own Country di Francis Lee

Forum

House in the Fields di Tala Hadid

My Happy Family di Nana Ekvtimishvili e Simon Groß

Strange Birds di Elise Girard

Casting di Nicolas Wackerbarth

Barrage di Laura Schroeder

Generation

As Duas Irenes di Fabio Meira

Estiu 1993 di Carla Simón

Freak Show di Trudie Styler

Berlinale Special

Acht Stunden sind kein Tag di Rainer Werner Fassbinder

The Lost City of Z di James Gray

Le jeune Karl Marx di Raoul Peck

In Times of Fading Light di Matti Geschonneck

Cortometraggi

Os humores artificiais di Gabriel Abrantes

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