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Ave, Cesare!

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VOTO: 8

Mondo Coen

Diabolici fratelli Coen. Mai fidarsi delle apparenze del loro cinema. Se la loro ultima fatica, Ave, Cesare!, potrebbe sembrare un in fondo affettuoso e un po’ nostalgico omaggio alla Hollywood dei tempi che furono, ovviamente screziato ad arte con l’intellettualismo mai banale delle loro capacità artistiche, già sappiamo che non sarà semplicemente così. Perché i loro film posseggono sempre una doppia anima, qualcosa che “costringe” lo spettatore all’incontrollabile curiosità di verificare cosa ci sia anche all’interno dei meandri più in ombra delle opere che girano. E dunque anche Ave, Cesare!, ad una visione successiva soprattutto, diviene altro, una sorta di simbolica rappresentazione di un caos sempre tremendamente attuale, diviso in parti pressoché eguali tra idiozia dilagante, ideologie (a posteriori) già nate defunte in sterile conflitto tra loro, supremazia totale della superficialità e poche, pochissime, persone di buona volontà deputate al tentativo, per nulla semplice, di mettere ordine in siffatta devastazione morale.
Per i Coen l’addizione è molto semplice: cinema uguale vita. E fare cinema significa, implicitamente, studiare i riflessi socio-antropologici di una fauna umana assai variegata. Da questi assunti – in tutta evidenza assai personali – partono i geniali fratelli del Minnesota per imbastire il loro primo lungometraggio dichiaratamente metacinematografico, che vede protagonista tale Eddie Mannix (straordinariamente interpretato da un inafferrabile Josh Brolin), dirigente di una grande casa di produzione nella Hollywood degli anni cinquanta, in pieno boom commerciale della Settima Arte. Un universo a sé stante dove i lustrini dell’illusione prevalgono sulla, urticante, realtà. Così il divo Brad Whitlock (ottimo George Clooney, alle prese con il quarto personaggio “idiota” preparato appositamente per lui dai Coen), intenso sul set si rivela estremamente volubile e inaffidabile; DeeAnna Moran, una splendida sirena in stile Esther Willams (Scarlett Johansson) nasconde un caratterino irascibile e un linguaggio da scaricatrice di porto e via continuando, con sugli scudi narrativi un novello Tom Mix (il quasi inedito, impagabile, Alden Ehrenreich) a fungere ora da “utile idiota”, ora da eroe altamente improbabile. This is Hollywood, insomma. Ma è anche – e soprattutto – il cinema dei fratelli Coen, capaci di transitare con disinvoltura estrema dal western al musical (imperdibile il balletto con Channing Tatum, che porta alla luce del sole la vulgata omosex giocoforza presente solo tra le righe dei film girati all’epoca), dal peplum in odor di misticismo fino al giallo del rapimento di Whitlock. Vero nella finzione ma talmente assurdo, vista la mano “radical-comunista” che guarda all’Unione Sovietica come modello per il futuro (!) che ne è fautrice, da riuscire a suscitare più di una, saporosa, risata. Di quelle, rarissime, baciate dal divino dono dell’intelligenza.
Ave, Cesare! è dunque un’opera per gli iniziati al cinema coeniano; i quali ritroveranno ad ogni sequenza la vis beffardamente satirica di autori ormai da anni di assoluto culto. Non di quelle da annoverare nell’Empireo tipo Barton Fink o Il grande Lebowsky. Ma senza dubbio capace di far aprire gli occhi su una visione pessimistica che pochi altri, come la coppia di registi, sa descrivere con i magici toni di un’ironia sagace e, quando serve, mordace. Bisogna “avere fede”: quella che manca a Brad Whitlock per completare la sequenza-madre del film che sta girando e a tutti i personaggi – comunisti in primis – per effettuare l’ultimo passo verso un qualcosa di veramente compiuto, che non rimanga un’utopia fine a se stessa. Vedendo e rivedendo Ave, Cesare!, approfittando dell’impeccabile edizione home video di recente edita da Universal Pictures, peraltro ricca di divertenti contenuti extra oltre che tecnicamente ineccepibile – si troveranno nuovi spunti di discussione, altri elementi per sorridere amaramente di un mondo che sembra appartenere ad un passato remoto ed invece è ancora un riverbero su un presente totalmente ingessato nella propria incapacità di evoluzione.
Questo è il mondo dei fratelli Coen, prendere o lasciare. Noi non solo prendiamo, ma anzi vorremmo averne sempre di più…

Daniele De Angelis

Ave-Cesare!-BR-coverAve, Cesare!
Regia: Joel ed Ethan Coen  USA 2016  Durata: 105′ circa
Cast: Josh Brolin, George Clooney, Scarlett Johansson
Lingua: Italiano DTS Surround 5.1, Inglese DTS HD Master 5.1
Sottotitoli: Italiano, Inglese, lingue varie
Formato: 1080p High-Definition Widescreen 1.85:1
Extra: “La regia di Hollywood”, “Ecco le star”, “Un’epoca affascinante”, “La magia del passato”.
Distribuzione: Universal Pictures Home Video

 

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